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ESCLUSIVA Oristanio: “Devo tutto all’Inter, lavoro con Jonk per tornare. Io e Stankovic…”

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Le parole a Fcinter1908.it del giovane in prestito al Volendam: "In nerazzurro ho trovato una seconda famiglia"

Daniele Vitiello

Circa mille chilometri per mettere in pratica quanto appreso negli anni di intensa preparazione nerazzurra. Gaetano Oristanio, in comune accordo con l'Inter, ha scelto l'Olanda per il suo Erasmus. Al Volendam dell'ex Wim Jonk lui e Filip Stankovic hanno trovato terreno fertile per far germogliare al meglio le loro potenzialità. La maglia numero 10 gli sta perfettamente: ha la personalità giusta per imporsi, ma anche un carattere che gli vale il rispetto e l'affetto di tutti. Senza ovviamente tralasciare l'aspetto tecnico, con già tre gol in quattordici partite. Piedi per terra, come è giusto che sia, ma la strada sembra tracciata: l'Inter segue i progressi con grande attenzione. Intanto lo abbiamo raggiunto in esclusiva per Fcinter1908.it per una piacevolissima chiacchierata.

- Gaetano, come va in Olanda?

"Molto bene. Ho voluto confrontarmi il più possibile con la mia famiglia e il mio procuratore prima di prendere una decisione importante come questa, alla fine ho fatto la scelta giusta. Mi sono spostato in un ambiente nuovo, in cui si parla un'altra lingua, aprendomi anche ad un tipo di calcio diverso per certi aspetti. È un'esperienza che mi sta facendo crescere, per questo ringrazio l'Inter e altrettanto il Volendam. Qui ho trovato persone fantastiche e una grande organizzazione, sono davvero contento".

- Fuori dal campo come ti trovi?

"Volendam è una città molto tranquilla, qui si vive bene. Mi sono abituato al clima più rigido. Vale lo stesso anche per la cucina: qui usano magari più spezie, ma le materie prime sono quelle. Ai fornelli mi diverto, qualcosa ho imparato a fare, per cui non ho problemi da quel punto di vista".

- Ti manca la famiglia?

"Sono andato via di casa a 13 anni, ormai ne è passato di tempo. Ho un legame molto forte con loro, ma mi sto abituando alla lontananza e per questo non ne soffro molto. Gli devo molto per i sacrifici che hanno fatto e per l'educazione che mi hanno dato".

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- Jonk ti ha parlato dell'Inter?

"Mi parla sempre molto bene dell'Inter, così come dell'Italia in generale. Capita anche di parlare tra di noi in italiano, lo ricorda ancora bene. E' un grande allenatore e mi dà tanti consigli, apprezzo molto la sua idea di calcio e il lavoro che svolge ogni giorno in campo".

- Con Filip Stankovic un feeling particolare nato già in nerazzurro.

"Mi sta aiutando molto anche con l'inglese, sono contento di averlo con me qui. Lui vive ad Amsterdam e spesso vado a trovarlo. Siamo in grande sintonia e quando siamo insieme il tempo passa velocemente. È un bravissimo ragazzo, oltre che un portiere eccezionale. Già all'Inter mi allenavo a battere le punizioni con lui ed è stato sempre un gran piacere, perché mi spingeva a dare il massimo".

- Che idea ti sei fatto guardando questa Inter in TV?

"Negli ultimi 3-4 anni la squadra si è rafforzata tantissimo, ora è tra le migliori squadre d'Europa. Inzaghi ha raccolto una grande eredità da Conte e sta facendo anche lui un grandissimo lavoro. Abbiamo buone probabilità di vincere il campionato anche quest'anno".

- Cosa rappresenta l'Inter per te?

"Una famiglia, senza ombra di dubbio. Sono arrivato bambino e mi hanno dato l'opportunità di crescere umanamente e professionalmente, facendomi maturare anche attraverso l'esperienza di quest'anno. Devo tutto a loro, sono davvero la mia seconda famiglia. Andar via da casa non è stato facile, per fortuna sono arrivato in un ambiente fantastico".

- L'anno scorso ti sei aggregato anche alla prima squadra.

"Sono stato con loro nel periodo del Covid per un bel po' di allenamenti e ho imparato tantissimo da qualsiasi punto di vista. Stando a contatto con dei campioni puoi migliorare anche soltanto guardandoli. Tra l'altro sono stato accolto benissimo, sono dei grandi uomini prima di essere dei top player che ammiro tanto".

- A proposito, idoli nerazzurri e non?

"Messi sicuramente è il mio idolo fin da bambino. Dell'Inter di oggi comunque ammiro diversi calciatori: per caratteristiche dico Sensi, visto che siamo molto simili. Apprezzo molto anche Calhanoglu, sta facendo una grande stagione".

- Senti qualcuno dei tuoi ex compagni di squadra?

"Sono rimasto in contatto davvero con tutti, è sempre un piacere sentirli. Boscolo, col quale ho convissuto a Milano, ma anche Sangalli, Wieser, Pirola, Esposito e tutti gli altri. La squadra non si è divisa, abbiamo vissuto grandi gioie insieme ed è bello restare in contatto. Satriano? Mi sono trovato benissimo con lui in campo e fuori. Ha già fatto intravedere in prima squadra le sue doti, non è facile trovare più spazio, ma se lo hanno trattenuto vuol dire che lo apprezzano molto".

- Dove ti vedi tra un anno?

"Adesso penso a far bene qui e crescere il più possibile per tornare all'Inter più pronto. L'importante ora è migliorare sotto qualsiasi aspetto".

- Sogno nel cassetto?

"Indossare la maglia della nazionale è sempre un grandissimo orgoglio, per questo spero un giorno di vincere qualcosa in azzurro".

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