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ESCLUSIVA Paolillo: “Marotta difende l’Inter, Icardi non credibile. Spalletti, tempo dell’addio. Mou…”

Daniele Vitiello

Le parole dell'ex direttore generale nerazzurro ai microfoni di Fcinter1908.it

Direttore generale dell'Inter e braccio destro di Massimo Moratti per una vita, insomma legato a doppia mandata ai colori nerazzurri. Ernesto Paolillo continua a seguire la Beneamata a distanza, ma con la passione e l'entusiasmo di sempre, anche in un periodo difficile come questo. Lo abbiamo intercettato in esclusiva per Fcinter1908.it: "Seguo l'Inter da sempre come tifoso, è un momento delicato, di transizione, molte cose devono essere rimesse in ordine e quindi è naturale che ci sia un po' di confusione. L'Inter ha comunque dei manager molto bravi, capacissimi, sono convinto che Marotta riuscirà a mettere tutto a posto".

Condivide la strategia adottata dal nuovo amministratore delegato nerazzurro?

"Assolutamente sì. Lui sta agendo in totale difesa della società, degli interessi e del patrimonio della stessa. Sta fronteggiando una situazione non voluta da lui e quindi deve far fronte a questi comportamenti. Credo che Icardi abbia un problema di credibilità sua a questo punto: se vuole essere credibile, non solo per questi tifosi, per l'Inter e i suoi attuali compagni, ma anche per le squadre cui eventualmente mira di andare, deve dimostrare, al di là di essere un bravo giocatore, di avere anche quelle caratteristiche di persona e uomo che fanno un campione davvero".

Quanto la posizione di Wanda Nara e le parole pronunciate in TV hanno inciso sulla decisione dell'Inter di ritirare la fascia?

"Credo che abbiano influito non tanto sulla decisione dell'Inter, ma sull'atteggiamento dei compagni nei confronti di Icardi e sulla frattura che si è creata. Ha influito sicuramente sul clima dello spogliatoio"

All'Inter ha lavorato diversi anni anche con Ausilio, finito ultimamente nel mirino di una parte del tifo. 

"Credo di aver contribuito anche in maniera determinante alla carriera di Ausilio, proprio perché credo in lui. E' un ragazzo bravo ed un professionista serio. Cosa sia accaduto nelle ultime campagne acquisti, non essendo in società, non lo so, per cui non posso dare giudizi sui movimenti effettuati".

Confermerebbe Spalletti l'anno prossimo?

"Personalmente no. Credo abbia fatto il suo tempo all'Inter, ma tengo a sottolineare che questo è un giudizio esclusivamente da tifoso. Lo ritengo un ottimo allenatore, ma penso sia arrivato il momento di cambiare. Un ritorno di Mourinho? Non credo mai alla minestra riscaldata. Ogni tempo ha i suoi uomini".

Ha sentito di recente Moratti? Sembra molto dispiaciuto per quanto sta accadendo di recente...

"Non l'ho sentito recentemente. Per me resta una persona fantastica, al di là del grandissimo presidente che è stato. Quello che ha dato lui all'Inter, credo nessuno sarà in grado di darlo. E' davvero un grande uomo".

Oggi il derby. Quale ricorda con maggiore soddisfazione?

"Ricordo con infinito orgoglio il derby vinto per 2-0 nell'anno del Triplete, ovviamente con Mourinho in panchina. Al triplice fischio il presidente Berlusconi entrò nel nostro spogliatoio per congratularsi con i i calciatori. Fu un derby unico, interpretato davvero molto bene".