In vista della sfida di domenica pomeriggio tra l'Inter e Novara, la redazione di FCINTER1908.IT ha avuto la possibilità di intervistare il fantasista veneto Marco Rigoni per avere delle delucidazioni sulle condizioni sue e della sua squadra, ultima in classifica.Ciao Marco, prima di tutto volevamo sapere come stai dopo che ieri ti sei fermato in allenamento per i postumi di un pestone rimediato al piede...Tutto risolto per fortuna. Mi sono fermato per un normale controllo di routine. Per Domenica sono arruolabile.
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ESCLUSIVA Rigoni: “Con l’Inter serve l’impresa. Nerazzurri in crisi? Spero che…”
In vista della sfida di domenica pomeriggio tra l’Inter e Novara, la redazione di FCINTER1908.IT ha avuto la possibilità di intervistare il fantasista veneto Marco Rigoni per avere delle delucidazioni sulle condizioni sue e della sua...
Venite da una gara contro il Cagliari in cui per la prima volta in stagione siete riusciti a non subire reti, merito di Mondonico o dei nuovi arrivi di Gennaio?E’ stato per noi un traguardo importante, perché purtroppo ci portavamo dietro questo record negativo. Non so i motivi o il perché è successo, ti posso dire che in altre partite venivamo sempre castigati con regolarità. Questa volta magari con più fortuna e maggiore attenzione siamo riusciti a non prendere gol. Siamo contenti perché giocavamo sempre con un pensiero fisso in testa: “Prima o poi subiamo il gol”. Questa volta però siamo riusciti a terminare la partita a reti inviolate.
Cosa ha portato in più Mondonico rispetto a Tesser?Mondonico è una persona intelligente. Quando si è presentato, il primo giorno ci ha detto: “non voglio stravolgere abitudini di un gruppo che in due anni e mezzo ha fatto cose positive”. Ha messo a disposizione tutta la sua esperienza e noi lo ascoltiamo molto volentieri.
Contro l’Inter avete raccolto una delle due vittorie in questo campionato, pensate di poter ripetere l’impresa anche a San Siro o è qualcosa di impossibile?Di impossibile non c’è niente nel calcio, posso dire che di sicuro è molto piu difficile battere l’Inter che magari un’altra squadra. Siamo persone equilibrate e sveglie e per questo lo sappiamo. Non siamo presuntuosi, sappiamo che serve l’impresa. Il nostro campionato passa vincendo gli scontri diretti con le squadre alla sinistra della classifica. Saremo concentrati e vogliosi di fare bene, ma con la leggerezza mentale e la consapevolezza che perdere al ‘Meazza’ ci può stare.
I due gol segnati all’andata sono il ricordo più bello della tua carriera?Di sicuro sono stati una bellissima sorpresa e hanno portato a un serata indimenticabile. Però se penso ai gol più importanti della mia carriera, al primo posto metto quelli realizzati nel finale dello scorso campionato nei play-off di Serie B.
Cosa pensi sia successo all’Inter in queste ultime tre gare di campionato?Non so, personalmente non mi sento di giudicare il perché l’Inter stia avendo queste difficoltà. Probabilmente dall’interno le idee sono molto più chiare. L’Inter è una squadra importantissima e mi auguro che non scendano in campo incazzatissimi contro di noi (ride n.d.r.). Di sicuro le soluzioni per uscire dalla crisi le possono trovare all’interno della Pinetina.
Cosa ti aspetti dalla gara di Domenica? Che approccio avrete?Questa è una valutazione che farà il mister in settimana. Se vai a San Siro contro di loro a fare le barricate prima o poi il gol lo prendi. Dal momento che non c’è tanto da perdere, con la testa sgombra magari possiamo fornire una buona prestazione. In questo ci credo, perché se dovessimo pensare di partire sconfitti in partenza, tanto vale rimanere a casa e non giocare proprio.
Cosa daresti in cambio dei tre punti Domenica?Bella domanda. Adesso come adesso darei tanto, darei tantissimo. A noi i tre punti servono come l’aria e come il pane, ammetto che metterei sul piatto tante cose in questo momento.
Quanto credete ancora nella salvezza?Ci crediamo tantissimo perché deve essere cosi sia per una questione personale, sia per quello che abbiamo fatto in questi due anni. Abbiamo fatto tanta fatica per raggiungere certi traguardi e vogliamo conquistare la permanenza in serie A.
Hai tante presenze nelle nazionali giovanili e per te si prospettava un futuro più che roseo nel calcio professionistico. Hai qualche rimpianto per quella che è stata la tua carriera sviluppatasi tra Serie A e Serie B?Quando sono arrivato a Novara mai avrei immaginato di poter vincere cosi tanto e allo stesso tempo divertirmi. Rimpianti non ne ho, purtroppo mi son fatto male due volte al ginocchio e magari se non mi fosse successo nulla avrei avuto una carriera differente. Credo in linea di massima di aver fatto una carriera molto buona. Poi nella vita si deve sempre pretendere di piu, pero posso dire tranquillamente di non avere rimpianti.
SI RINGRAZIA MARCO RIGONI E L'UFFICIO STAMPA DEL NOVARA CALCIO PER LA DISPONIBILITA' E LA CONSUETA CORDIALITA'
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