Il rendimento avuto in questi primi mesi della stagione ti ha permesso di ricevere la convocazione dall'Italia U20.
ESCLUSIVA
ESCLUSIVA Stabile: “Alcione scelta giusta. Tornare all’Inter? Un sogno. In futuro…”
"La Nazionale per noi ragazzi è sempre una grandissima esperienza. Quelli del settore ci dicono che far parte delle Nazionali giovanili conta fino a un certo punto, nel senso: far parte del giro fin da piccolo non significa che poi farai sicuramente il calciatore. È anche vero che indossare questa maglia è una grandissima soddisfazione per ogni ragazzo, e che dia molto in termini di consapevolezza".
Restare nel giro ti permetterebbe di puntare anche al Mondiale U20 (che si giocherà in Cile a fine settembre del 2025, ndr)...
"Questo non si può sapere, dipenderà anche da me. Io sono concentrato per far bene qui all'Alcione, sono a disposizione del mister e della società che tanto mi hanno voluto: ho il dovere di ricambiare la fiducia che mi è stata data impegnandomi al massimo tutti i giorni".
In Nazionale hai rivisto vecchi compagni di squadra come Di Maggio e Berenbruch: che effetto vi ha fatto ritrovarvi al di fuori del contesto Inter?
"Ha fatto un po' strano, ne parlavo soprattutto con Berenbruch, eravamo in stanza insieme: negli ultimi 5-6 anni eravamo abituati a vederci tutti i giorni, e adesso ci siamo ritrovati con un sacco di cose da raccontarci. È stato molto bello. Anche con Di Maggio ci siamo sentiti tanto in questi mesi".
A proposito di Inter: senti ancora i tuoi ex compagni? Segui ancora la Primavera?
"Con il tempo da compagni di squadra siamo diventati amici. Quelli che sento di più su tutti sono Motta e Di Maggio, poi anche Esposito, anche se lui ha fatto un percorso diverso. Quando posso guardo spesso le loro partite: ad esempio, mentre stavo andando in Nazionale sul treno ho visto il derby Perugia-Ternana, poi spesso guardo la Primavera. Dopo le partite capita che ci confrontiamo".
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