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ESCLUSIVA Tramezzani: “Young Boys-Inter, sulla carta non c’è partita. Dimarco? Impressionante”

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L'ex difensore nerazzurro presenta la sfida di Champions League in programma mercoledì sera al Wankdorf Stadion
Fabio Alampi Redattore 

Terza giornata di Champions League per l'Inter, che affronta a Berna lo Young Boys fanalino di coda. Una squadra e un ambiente che Paolo Tramezzani ha vissuto in prima persona: l'ex difensore nerazzurro, nella sua carriera da allenatore, è stato anche in Svizzera sulle panchine di Lugano e Sion, e conosce bene il calcio elvetico. Fcinter1908 lo ha contattato in esclusiva per presentare la partita del Wankdorf Stadion.

L'Inter affronta lo Young Boys nella terza giornata di Champions League: che gara possiamo aspettarci?

"Stranamente lo Young Boys quest'anno in campionato sta facendo molta fatica, negli ultimi anni ha sempre dominato, usava il campionato per essere competitivo nelle coppe europee. Ha cambiato tanto, e credo che sulla carta non ci sia partita. Ma è anche vero che le squadre in difficoltà in certe occasioni sanno ritrovare energia, sicurezza, voglia ed entusiasmo. Bisogna stare attenti. L'Inter è una macchina da guerra, ha esperienza, è consapevole della propria forza, e quindi sono convinto che non sbaglierà atteggiamento e che non sottovaluterà l'avversario: l'aspetto fondamentale sarà determinante, e l'Inter da questo punto di vista dà ampie garanzie".


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Lo Young Boys arriva da un inizio di stagione molto complicato e da un cambio di allenatore.

"Potrebbe cambiare qualcosa. Il campionato svizzero lo conosco bene, lo Young Boys ha quasi sempre giocato con 4 calciatori offensivi, e credo che difficilmente cambierà questo modo di interpretare il calcio che ha questo club, anche nella scelta degli allenatori. È una squadra che davanti ha sempre avuto buoni giocatori: non mi aspetto una squadra che pensi solo a difendersi. Hanno bisogno di punti, giocheranno in modo molto aperto, come da loro tradizione".

Quali sono i calciatori da tenere maggiormente sotto osservazione?

"Ci sono diversi giocatori interessanti. Loro hanno sempre giocato e dominato i campionati giocando e segnando più degli altri, avevano il capocannoniere, il secondo, il terzo, i migliori assistmen... Davanti sono pericolosi, poi è anche vero che di fronte si troveranno una difesa che è fortissima come quella dell'Inter, anche cambiando interpreti, e che lavora bene di reparto e che difficilmente va in difficoltà".

A Berna si gioca su un terreno interamente sintetico: un fattore che può incidere?

"Giocare su un sintetico sinceramente cambia, io non sono un amante di questi campo. Loro in casa sfruttano molto questo terreno: la palla rimbalza molto, terreno molto veloce, normalmente lo bagnano abbondantemente per cercare un calcio rapido e verticale. Ci si dovrà adattare".

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L'Inter si presenta a Berna senza gente come Calhanoglu e Acerbi: Inzaghi potrebbe affidarsi al turnover.

"Inzaghi, soprattutto quest'anno, mi sembra più aperto sugli eventuali cambiamenti, fa roteare diversi giocatori ed è chiaro che se lo può permetter, ha delle seconde linee che più o meno sono al livello dei titolari. Non credo che l'Inter sarà penalizzata eventualmente da qualche cambio".

Chi sta vivendo un ottimo periodo di forma è Federico Dimarco, tuo ex giocatore ai tempi del Sion: ti aspettavi che potesse raggiungere questi livelli con l'Inter e con la Nazionale?

"Hai detto bene: sia con l'Inter che con la Nazionale. Con la Nazionale è davvero impressionante. Le sue prestazioni a livello qualitativo sono incredibili. Anche io giocavo in quel ruolo: una volta ti sforzavi e volevano che arrivassi sempre sul fondo. Lui invece negli ultimi 40 metri riesce a mettere il compagno nelle condizioni di tirare in porta, e lo fa in tanti modi: con un cross, con un retropassaggio, con un fendente, con un traversone... Ha una qualità pazzesca. Io penso che, a livello qualitativo, forse è il giocatore più bravo che c'è in quella posizione. È una sorpresa piacevole, vedo che continua a migliorare e crescere, determina tantissimo".

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