A Berna si gioca su un terreno interamente sintetico: un fattore che può incidere?
"Giocare su un sintetico sinceramente cambia, io non sono un amante di questi campo. Loro in casa sfruttano molto questo terreno: la palla rimbalza molto, terreno molto veloce, normalmente lo bagnano abbondantemente per cercare un calcio rapido e verticale. Ci si dovrà adattare".
L'Inter si presenta a Berna senza gente come Calhanoglu e Acerbi: Inzaghi potrebbe affidarsi al turnover.
"Inzaghi, soprattutto quest'anno, mi sembra più aperto sugli eventuali cambiamenti, fa roteare diversi giocatori ed è chiaro che se lo può permetter, ha delle seconde linee che più o meno sono al livello dei titolari. Non credo che l'Inter sarà penalizzata eventualmente da qualche cambio".
Chi sta vivendo un ottimo periodo di forma è Federico Dimarco, tuo ex giocatore ai tempi del Sion: ti aspettavi che potesse raggiungere questi livelli con l'Inter e con la Nazionale?
"Hai detto bene: sia con l'Inter che con la Nazionale. Con la Nazionale è davvero impressionante. Le sue prestazioni a livello qualitativo sono incredibili. Anche io giocavo in quel ruolo: una volta ti sforzavi e volevano che arrivassi sempre sul fondo. Lui invece negli ultimi 40 metri riesce a mettere il compagno nelle condizioni di tirare in porta, e lo fa in tanti modi: con un cross, con un retropassaggio, con un fendente, con un traversone... Ha una qualità pazzesca. Io penso che, a livello qualitativo, forse è il giocatore più bravo che c'è in quella posizione. È una sorpresa piacevole, vedo che continua a migliorare e crescere, determina tantissimo".
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