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ESCLUSIVA Tramontana: “Colpe della società , Zarate-Alvarez? Non grave. I giovani…”

Alessandro De Felice

Filippo Tramontana è giornalista e commentatore televisivo per l'emittente 7 GOLD. Di dichiarata fede interista, interviene spesso come ospite anche nell'emittente INTERTV.

Per fare il punto della situazione in casa Inter, dopo questo sciagurato inizio di stagione, la redazione di FCINTER1908.IT ha deciso di intervistare Filippo Tramontana, giornalista di 7GOLD, per delle delucidazioni in merito.Ciao Filippo, qual è stato il tuo primo pensiero dopo il rigore sbagliato da Pazzini contro l'Udinese?Bella domanda, ti dirò in quel momento non mi ha attraversato la testa nessun pensiero particolare. Già ero sfiduciato di mio, ma in quel momento ti si annebbia la testa e non trovi le parole. Ho subito pensato “Ma no è scivolato roba da matti”, ma non è da colpevolizzare più di tanto, è stato un caso che lui si sia trovato li in quel momento.

Dovessimo muovere delle colpe all’Inter, lo faresti nei confronti della società o dei singoli giocatori?Prima di tutto viene la colpa  della società che in questo ultimo anno e mezzo ha cambiato quattro allenatori. Non ha dato continuità a un progetto che poteva proseguire dopo la vittoria in Champions. Non è stata capace di rinforzare la squadra con giovani interessanti e non ha tirato più fuori un euro anche se a Gennaio qualcuno è arrivato (Ranocchia, Pazzini e Nagatomo n.d.r.). Manca una vera programmazione, si è deciso di vendere campioni come Eto’o, Sneijder e Maicon anche se non tutti sono partiti. Penso ci sia un po’ di smobilitazione da parte dei nostri.

In questi giorni si è parlato anche di un Moratti disinnamorato dell’Inter. Pensi che ci sia del vero?No, non parlerei di un disinnamoramento, ma penso che la crisi economica a livello mondiale si ripercuota anche su di lui. Non possiamo spendere più tanti soldi come in passato, ma ci sono altre squadre che hanno dimostrato che anche senza spendere più di tanto, si può continuare a vincere prendendo la gente giusta nei ruoli necessari. L’Inter questo non lo sta facendo. Da troppa fiducia a gente scarica, ma non fisicamente, più a livello psicologico.

Meno 15 dalla vetta, dopo soli tre mesi di campionato: qual è secondo te il reale obiettivo che l’Inter si può prefiggere in questo momento?Innanzitutto cominciare a vincere qualche partita, inutile pensare a una possibile vittoria in Champions e in campionato. Bisogna vincere almeno quattro gare di fila per muoversi da quella zona che è indecente. Dobbiamo assestare una classifica decente da Inter, dopo di che, quando qualche problema sarà risolto, a Febbraio potremo nuovamente parlare di obiettivi. Se non si dovesse arrivare in Champions, credo che non valga neanche la pena lottare per l’Europa League con una squadra che l’anno prossimo sarà da rifondare.

La gara col Cska Mosca, che per la classifica non conta nulla, quanto potrebbe contare invece emotivamente nel caso incappassimo in una nuova sconfitta in casa?Sarebbe pesante, ma ciò che conta in questo momento è la prestazione. Poi si può vincere o perdere, ma la gente di San Siro vuole vedere in campo dei giocatori motivati. Bisogna dimostrare che c’è un minimo di ripresa, anche in vista della sfida in campionato di Sabato contro la Fiorentina. Per la classifica fortunatamente non conta nulla, quello è un discorso che già abbiamo sistemato tempo fa.

Hai sentito le parole di Paolillo in cui dice che si prospetta un mercato di gennaio di basso profilo. Chi sarebbe realmente utile alla causa nerazzurra in questo momento?Chi servirebbe è impossibile da prendere, perché già i grandi campioni non vogliono venire in Italia e poi, non potendo spendere neanche più tanti soldi, credo che i sogni rimarranno tali. Tevez o chi per lui credo che resterà soltanto un sogno. I giovani vanno bene, ma devono essere di esperienza e di valore, perché puoi anche acquistare dodici giocatori a due milioni di euro l’uno, ma se poi non sono in grado di stoppare un pallone non si fa molta strada.

Cosa ne pensi dell’atteggiamento di Zarate e Alvarez nel dopo gara di sabato, rimasti in disco a fare le ore piccole?Le critiche mosse a Zarate e Alvarez sono esagerate.  Mi sembra assurdo che un giocatore, dopo aver perso una gara, si chiuda in casa e si metta a riposare sul divano senza fare nulla avendo poi libero il giorno dopo. Si sono divertiti, d’altronde bisogna pensare che sono ragazzi. Avrebbero magari potuto evitarlo, ma non è nulla di cosi grave.SI RINGRAZIA FILIPPO TRAMONTANA PER LA CONSUETA CORDIALITA' E CORTESIA.La riproduzione anche parziale dell'articolo è consentita solo previa citazione della fonte FcInter1908.it. I trasgressori saranno puniti a norma di legge.