Punteggio pieno (12 punti), 20 (22 se si conta anche la Coppa Italia) gol segnati e solo 2 subiti. La Primavera nerazzurra ha aggredito il campionato e sta viaggiando a velocità sostenuta. Partita dopo partita emerge sempre più una mentalità da massima serie. E non è difficile credere che una delle motivazioni sia il sempre più impellente bisogno di avere in prima squadra giocatori pronti. Puscas e Bonazzoli hanno assaggiato le prime convocazioni, ma potrebbero non essere gli unici giocatori a gravitare in orbita prima squadra. Siamo andati a conoscere Stefano Vecchi, allenatore della Primavera, che l'anno scorso sedeva sulla panchina del Carpi in serie B. Quella mentalità che si vede in campo è farina del suo sacco insieme alla cultura del lavoro: i suoi dogmi. Vecchi ci racconta in questa intervista, realizzata in esclusiva per Fcinter1908.it, il percorso che sta portando avanti con i suoi ragazzi. Gli obiettivi. La crescita tecnica e non solo. Con una risposta alla polemica sui troppi stranieri in Primavera...
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ESCLUSIVA Vecchi: “Pochi italiani? Tutti Nazionali! Non solo Bona e Puscas pronti. So per certo che Thohir…”
Punteggio pieno (12 punti), 20 (22 se si conta anche la Coppa Italia) gol segnati e solo 2 subiti. La Primavera nerazzurra ha aggredito il campionato e sta viaggiando a velocità sostenuta. Partita dopo partita emerge sempre più una mentalità...
Che effetto fa tornare nel settore dove avevi iniziato a muovere i tuoi primi passi come calciatore?
"E' un po' un ritorno alle origini anche se chiaramente le figure che c'erano una volta non ci sono più e per certi versi anche le strutture sono cambiate molto. Noi ci allenavamo un po' a Interello il primo anno e poi per tre anni ad Appiano Gentile e tutte e due le strutture sono cambiate molto in venticinque anni. E' passato molto tempo però tornare in un ambiente come questo mi ha fatto molto molto piacere."Che cosa spinge un allenatore di serie B a passare ad allenare la Primavera? Che cosa ti ha convinto del progetto Inter?
"Che in B non mi voleva più nessuno (ride). A me piace allenare per cui indipendentemente dalla categoria ho ritenuto questa opportunità valida come lo sarebbe stato eventualmente poter allenare in Lega Pro. Questa estate al di là di qualche telefonata di qualche squadra di serie B non si è concretizzato nulla. A mio avviso allenare la Primavera dell'Inter vale tanto quanto allenare una squadra di Lega Pro. Tra le varie opportunità ho voluto scegliere proprio questo progetto."Che gruppo hai trovato e su cosa stai lavorando maggiormente?
"Sulla mentalità e inizialmente sulla cultura del lavoro. Non che ci fosse qualcuno svogliato però nella capacità di far fatica. Qui nel settore giovanile dell'Inter ci sono giocatori di grandi qualità e credo che serva anche la mentalità e la voglia e la capacità di saper far fatica. All'inizio abbiamo calcato la mano su questo aspetto proprio perché a mio avviso era una cosa che mancava. Le qualità dei giocatori sono indiscutibili però c'e da lavorare sull'aspetto fisico di crescita oltre che su quello tecnico. Ci sono tanti aspetti: ogni giocatore ha aspetti tecnici sui quali lavorare e migliorare. E' quello che stiamo cercando di fare adesso."Mi ha colpito molto l'approccio alla gara di Coppa Italia contro il Lanciano. Li avevate già battuti in campionato con un punteggio di 7-0 eppure nel primo quarto d'ora si è vista una squadra molto aggressiva, che ha cercato in tutti i modi di chiudere al più presto la partita. E' questa la mentalità che chiedi ai tuoi ragazzi?
"E' questa la mentalità che ci deve essere. Magari per il fatto di essere all'Inter puoi pensare di aspettare che prima o poi la giocata del singolo ti faccia vincere la partita. Secondo me non basta. Nel senso che ci deve essere l'atteggiamento e la mentalità di una squadra che anche sul 3-0 o sul 4-0 continua a fare la partita spingendo sempre al massimo. E' anche una forma di rispetto verso gli avversari. E' una forma di crescita nostra. Anche contro il Perugia la partita era chiusa nel primo tempo, ma nel secondo tempo i ragazzi hanno continuato a spingere, correre, giocare come se il punteggio fosse sullo zero a zero. E' un modo per migliorare e crescere. In parte per la mentalità, in parte per mettere in evidenza le qualità dei ragazzi."Siete a punteggio pieno (12 punti), avete segnato 20 gol e ne avete subiti solo 2. Dove vuole arrivare questa Primavera?
"Fare il meglio che si può in tutte le partite. Poi vediamo, il campionato è lunghissimo e ci sono tante incognite. Il campionato finisce con i play off e quindi diventa anche un terno al lotto. Al momento mi chiedevano risultati e la crescita dei ragazzi. I risultati sono al momento chiaramente tangibili ed è chiaro che già dalle partite di precampionato abbiamo fatto bene e la cosa importante è anche che ci sono dei ragazzi dei quali si sono esaltate le qualità. Questa è una cosa molto importante."Puscas e Bonazzoli sono pronti per la serie A? Ci sono altri giocatori che secondo te sarebbero pronti al salto in A?
"Sono altri che devono dire se sono pronti per la serie A. Lo deve dire chi gestisce la prima squadra, non sono io che lo posso dire. Noi cerchiamo di lavorare per farli rendere la meglio e per prepararli il meglio possibile. Secondo me non sono gli unici due che stanno facendo molto bene. Ci sono anche altri che stanno facendo molto bene. Loro sono più in evidenza perché fanno molti gol. Ma il lavoro che fanno i centrocampisti e il fatto che dicevi tu prima, che la squadra sta subendo pochi gol, di conseguenza è merito anche degli altri."
L'anno scorso con il tuo predecessore si era parlato di impostare la Primavera sullo stile della prima squadra. Quest'anno che tipo di discorso si è fatto?
"Mi hanno lasciato libertà perché comunque anche Mazzarri diceva che avrebbe adottato un modulo con la difesa a 4. Per cui non avendo un riferimento ben preciso mi hanno lasciato libertà di scelta. Ho cercato di adattare il modulo alle qualità dei giocatori. Credo che tutti i giocatori in questo modulo possano essere valorizzati."Qualche settimana fa è uscito un articolo che accusava il settore giovanile dell'Inter e in particolar modo la Primavera di avvalersi di troppi stranieri. Come vuoi rispondere?
"Gli italiani che giocano sono tutti in nazionale. quindi vuol dire che c'è una selezione ancora più importante. I giocatori che vanno in nazionale e che sono in questo organico sono giocatori forti. La cosa che attesta la qualità del settore giovanile dell'Inter è che in Primavera ci sono tanti ragazzi che hanno iniziato nei Pulcini. E' chiaro che essendo una società di livello internazionale può attingere un po' ovunque. E per essere all'altezza di quelli che crescono nei Pucini è più probabile che i giocatori si possano trovare all'estero. Secondo me è un merito. Poi se vogliamo vedere, la nazionale italiana l'Inter la serve come tutte le altre squadre. Anche questa settimana ci sono tre ragazzi convocati. Sarebbero stati 4 con Dimarco, che purtroppo è infortunato altrimenti la preconvocazione probabilmente l'avrebbe fatta anche lui. 4 ragazzi nell'under 19 credo che nessuna squadra li abbia. L'Inter nonostante la presenza di diversi giocatori stranieri serve la nazionale come e più di tante altre squadre. Secondo me la polemica non ha molto senso."Nel torneo Mamma Cairo avete rifilato ai cugini rossoneri 6 gol. Il 19 ottobre si giocherà il derby in campionato. Sarà una partita diversa dalle altre? Come la preparerai?
"Sicuramente è una partita diversa dalle altre, di sicuro non sarà la stessa partita del torneo Mamma Cairo. Noi eravamo presenti con la squadra al completo e a loro mancavano un po' di giocatori, abbiamo approfittato di una serata di grazia nostra e magari di una serata no loro. Ogni partita fa storia a sé. Di sicuro in questo campionato dai risultati fino a oggi sembra che il Milan viaggi un po' come noi. Sarà un bel match. Potrà dire qualcosa sul campionato.Il presidente Erick Thohir tiene moltissimo ai giovani. In che modo segue i progressi e i risultati del settore giovanile? C'è un confronto tra di voi?
"Il confronto ce l'ha con Samaden. Con me direttamente no. E so per certo che ad ogni partita corrisponde un messaggio. Finora sono sempre stati messaggi di complimenti per cui ci fa piacere essere visti e seguiti dal nostro presidente."RINGRAZIAMO STEFANO VECCHI, L'UFFICIO STAMPA DELL'INTER E IL SETTORE GIOVANILE PER LA DISPONIBILITA'
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