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Sarà molto probabilmente il prossimo rinforzo per la mediana dell'Inter, su suggerimento dello staff tecnico, ma, l'idea Vecino non è stata partorita esclusivamente da Luciano Spalletti. Ottimi feedback sono arrivati soprattutto da Giovanni Martusciello, uomo di fiducia del tecnico di Certaldo e grandissimo estimatore dell'uruguaiano, con cui ha avuto modo di lavorare già ad Empoli sotto la guida di Maurizio Sarri nella stagione 2014/15, quella del grande salto, che gli ha permesso di conquistarsi il palcoscenico dell'Artemio Franchi.
Trentasei presenze, condite da due reti, che gli sono servite a limare la sua anarchia tattica e a trasformarsi in un centrocampista moderno, capace di abbinare con grande efficacia le due fasi di gioco. La saggezza di Sarri (che avrebbe voluto portarlo a Napoli lo scorso anno) e il pragmatismo di Martusciello hanno permesso a Vecino di imparare ad usare la testa in ogni situazione di gioco, limitandone anche il raggio d'azione in determinate circostanze per ottenere una lucidità sempre maggiore dal primo all'ultimo minuto. E da lontano l'attuale collaboratore di Spalletti ha continuato a seguire con orgoglio il ragazzo, consapevole dei passi da gigante mostrati nel suo percorso, fino a quando non ha avuto l'opportunità di esporsi in suo favore. Da cane sciolto a perfetto interprete di ogni possibile ruolo a metà campo, Vecino non pascola più fra le linee, ma viaggia spedito con le idee chiare quando viene chiamato in causa. E il feeling con Borja Valero favorirebbe la crescita della qualità del gioco nerazzurro, a prescindere dal modulo che verrà adottato.
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