dai nostri inviati a Milano Sabine Bertagna e Paola Padovani
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FCINTER1908.IT alla presentazione del libro di Facchetti: “Giacinto va difeso…”
dai nostri inviati a Milano Sabine Bertagna e Paola Padovani ‘Se no che gente saremmo’. A Milano è il giorno della presentazione del libro (edito da Longanesi) scritto da Gianfelice Facchetti e che racconta papà Giacinto con gli...
'Se no che gente saremmo'. A Milano è il giorno della presentazione del libro (edito da Longanesi) scritto da Gianfelice Facchetti e che racconta papà Giacinto con gli occhi di suo figlio. Un ritratto inedito dell'uomo e del campione.
Lo Spazio Oberdan (in viale Vittorio Veneto) è una sala stracolma, la gente non sa più dove prendere posto, ma vuole sentire, ascoltare direttamente dall'autore le ragioni del suo libro.
All'evento sono presenti anche il presidente nerazzurro Massimo Moratti, la signora Bedi Moratti, l'amministratore delegato dell'Inter Ernesto Paolillo e il consigliere Tronchetti Provera. Una presenza significativa da parte della società nerazzurra che racconta più di mille parole cosa Giacinto Facchetti ha rappresentato e rappresenta per tutti gli interisti: memoria ed identità di un popolo. Giacinto da ricordare, Giacinto da emulare come un eroe, un capitano, un uomo vero.
Ne sente la mancanza un commosso Presidente Moratti che lo ricorda per la sua integrità morale sottolineando l'importanza del ricordo: "Fa piacere che Facchetti sia nel cuore di tutti".
Tra i relatori anche il giornalista di fede nerazzurra Beppe Severgnini che racconta uno dei capitoli del libro sintetizzando l'episodio che riguarda Giacinto, Arpino e il battesimo di Gianfelice. Poi lo dice forte e chiaro: "Giacinto va difeso da insinuazioni che non c'entrano nulla e da accostamenti totalmente fuori luogo. Noi dobbiamo difendere Giacinto Facchetti. Se no che gente saremmo... ". Applauso liberatorio in sala. E brivido...
Presenti per l'occasione anche Francesco Toldo e Ivan Cordoba, che hanno conosciuto da vicino la forza di Giacinto Facchetti, colui che li ha sostenuti anche durante le sconfitte più difficili. "Giacinto c'era sempre, dopo le vittorie e dopo le sconfitte - ha ricordato Toldo - anche quando erano più amare". Per Cordoba Facchetti è stato un maestro di vita: "Ci ha insegnato ad avere la spinta in più, per vincere. Anche all'ultimo, in ospedale".
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