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Ha giocato per l’Inter dal 2001 al 2005, collezionando dieci presenze in campionato come secondo di Francesco Toldo e subendo 9 gol e nessuna sconfitta. Alberto Fontana, detto Jimmy, vive in Romagna ora. Il calcio che per lui è stato “una fortuna, un sogno realizzato”, non è più la sua attività principale. Ma il suo curriculum dice che è uno dei portieri dalla carriera più longeva che la storia del calcio italiano ricordi. Ha giocato fino a quasi 42 anni e, oltre a quella nerazzurra, ha vestito le maglie di Cesena, Bari, Chievo, Atalanta e quella del Palermo. Il Palermo appunto. Il prossimo avversario in campionato dell’Inter.
- Salve signor Fontana, lei è un ex nerazzurro e un ex rosanero. Ci fa un pronostico sulla partita o, almeno, ci dice per chi tiferà domenica pomeriggio? “Inter e Palermo sono le due squadre che mi sono rimaste più nel cuore. A Milano ho avuto la fortuna di incontrare dei veri signori che mi hanno fatto vedere il calcio dai gradini superiori, un calcio diverso rispetto a quello di provincia. In Sicilia io e la mia famiglia siamo stati benissimo. Credo che la squadra nerazzurra sia più forte, ma giocherà davanti al trascinante pubblico del Barbera: dovrà mettere in campo grande determinazione per vincere la partita”.
- Ha un ricordo particolare che la lega ancora alla Beneamata?“Quando Francesco (Toldo. ndr) non poteva giocare e toccava a me, sentivo la fiducia di Giacinto, di tutti i miei compagni e questo mi gratificava molto. A Milano ho avuto a che fare con Moratti, Facchetti, Branca, Oriali: sono persone che in un mondo di prime dame come quello del calcio, lavorano con un’umiltà che ha dell’incredibile. L’Inter è una società umanamente unica”.
- Unica anche per quello che ha fatto l’anno scorso…“Potenzialmente ho sempre creduto che l’Inter avesse grandi possibilità, ma è riuscita a fare l’incredibile. Soprattutto in Champions, quella è una competizione nella quale per vincere bisogna essere davvero i più forti e serve un’impresa per superare avversarie di esperienza e partite che hanno andata e ritorno”.
- Ma andato via Mourinho sembra che i colori nerazzurri si siano un pochino spenti…“Io ho grande simpatia per Benitez: è molto preparato come tecnico. Ripetere la tripletta sarà difficile, ma questa squadra ha grandi possibilità anche insieme a lui”.
- Quindi il presidente Moratti, che ha deciso di non intervenire sul mercato estivo, non ha tutti i torti…“Non vedo quale bisogno c’è di fare innesti in una formazione che ha fatto così bene. La squadra che ha vinto tutto, i migliori acquisti ce li ha già in casa”.
RINGRAZIAMO ALBERTO FONTANA PER LA SUA GENTILEZZA E PER LA SUA DISPONIBILITA’.
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