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Il campionato è ancora aperto. Per ora. Chissà che cosa ci saprà ancora regalare in termini di emozioni e colpi di scena. Lo abbiamo chiesto in esclusiva per fcinter1908.it a Luigi Garlando, penna della Gazzetta dello Sport e autore di numerosi libri. Con lui abbiamo fatto il punto sul campionato e sulla Champions.
Il tuo fondo sulla Gazzetta parla chiaro. I giochi sono riaperti. La classifica rimane pressochè immutata, ma in che condizione sono le due rivali milanesi? E soprattutto è giusto credere nella rimonta nerazzurra?
Secondo me sì. La cosa più bella e positiva che ha il Milan è la classifica perchè 5 punti di vantaggio sono tanti. Ma si avvertono degli scricchiolii. Il calendario dei rossoneri è peggiore rispetto a quello dei nerazzurri. Più impegnativo. Ibra sta attraversando un momento molto difficile sia fisicamente che psicologicamente. E perdere Ibra per il Milan vuol dire perdere un grande valore. In generale la gestione della squadra ha qualche problemino. Cassano deve trovare ancora il suo spazio. Essere usciti dalla Champions senza riuscire a segnare un solo gol in due partite non ha aiutato. Se il Milan perde punti con il Bari li può perdere con chiunque. Per l'Inter saranno decisive le partite di Monaco e il derby. Importante sarà il recupero degli uomini chiave. Se fa risultato a Monaco l'Inter ha buone possibilità di riuscire in campionato.
Che Inter ti aspetti domani a Monaco?
Un'Inter molto coraggiosa. Una squadra lunga, che rischia ma che è aggressiva. Di certo non attendista.
Qual è l'uomo chiave che potrebbe ribaltare il risultato dell'andata?
Sneijder. Al di là dei gol di Milito nella scorsa stagione Wesley è stato fondamentale. Detta le ripartenze, ribalta l'azione e ha la qualità per servire Eto'o. Eto'o, anche dovesse giocare benissimo, non basterà. Ci vuole un architetto come l'olandese per impostare la manovra.
Una battuta sulle allusioni del presidente del Milan relative all'arbitraggio a San Siro...
In queste cose sono drastico. Non sopporto le dichiarazioni di questo tipo. Come quelle che ha esternato il Napoli parlando di fucili puntati e soggezione degli arbitri. C'è bisogno di tranquillità. Qualsiasi sospetto va condannato. Almeno i presidenti, che non hanno l'alibi della tensione in campo, se ne stiano zitti.
RINGRAZIAMO GARLANDO PER LA SUA DISPONIBILITA'!
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