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Inter, 5 esperti a FCIN1908: “Ecco perché diciamo no all’esonero di Spalletti”

Daniele Vitiello

L'Inter è in grande difficoltà ma la società conferma la fiducia a Spalletti

Sono giorni difficili in casa Inter. La squadra non gira e la classifica si è accorciata dopo gli ultimi passi falsi, senza contare l'esclusione dalla Coppa Italia per mano della Lazio e tutte le polemiche che ne sono seguite. Come uscire da questo momento di difficoltà? Per buona parte dell'ambiente nerazzurro la risposta sembra scontata: scaricare Luciano Spalletti e accogliere un nuovo allenatore, per provare a stimolare lo spogliatoio e salvare il girone di ritorno. Per Fcinter1908.it, abbiamo provato ad ascoltare, però, qualche parere autorevole sul possibile esonero del tecnico di Certaldo, al fine di fare chiarezza sulla questione:

Maurizio Pistocchi:"Se fossi Marotta convocherei una conferenza stampa per dire che Spalletti è e rimane l’allenatore dell’Inter, perché la società crede nel suo lavoro, altrimenti non gli avrebbe rinnovato il contratto e, in base alle sue indicazioni tecniche, sarà progettata l’Inter del futuro. Perché non ritengo sia il tecnico il problema dell’Inter ma la scarsa qualità della rosa. Con questi giocatori, difficile fare meglio".

Fulvio Collovati:"Credo sia giusto che rimanga Spalletti. Si prendano la responsabilità i giocatori di prestazioni come quella contro il Bologna. Se continua così vuol dire che non lo seguono più".

Riccardo Ferri: "Non voglio unirmi al coro di quelli che vogliono sempre un colpevole e fare una analisi strettamente personale. Credo che Luciano abbia le sue colpe, ma voglio ricordare che quando arrivò Spalletti c’era una gran parte di giocatori che volevano andarsene. Lui è riuscito in poco tempo a dare una identità alla squadra cercando di recuperare i giocatori prima dal punto di vista mentale e successivamente, tecnico, conquistando la Champions. L’Inter con l’arrivo di Marotta andrà a migliorare un già ottimo staff dirigenziale. Loro sanno benissimo che esonerare un allenatore a 4 mesi dal termine della stagione è molto rischioso, a meno che lo stesso non sia delegittimato dalla squadra. E’ altresì vero che come tutte le grandi squadre l’Inter si preparerà tutte le alternative per eventuali cambiamenti. Penso che si debba lavorare molto sulla costruzione di un senso di appartenenza. Marotta può sicuramente contribuire alla costruzione di questo progetto".

Checco Moriero:"Ci sono momenti difficili durante un campionato e quando non arrivano i risultati chi viene messo in discussione è l’allenatore, è la legge del calcio. L’Inter è ancora terza e può raggiungere l’obbiettivo, a patto che si ritrovi un po’ di serenità".

Giacomo Valenti:"Esonero? Bisogna essere dentro le meccaniche dello spogliatoio. Confermo a vita la stima per tutti i tifosi che seguono con affetto e passione. Anche ieri eravamo oltre 50.000 allo stadio. Umanamente mi spiace per lui ma penso che purtroppo siano state costruite negli anni squadre prive di elementi capaci di far svoltare le stagioni nei momenti brutti. Che ormai stanno diventando un classico in ogni annata".