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ESCLUSIVA Federico Meazza: “Stadio? Spero intitolato a mio nonno. Ma perché San Siro…”

FCInter1908.it ha intervistato Federico Jaselli Meazza per parlare di Inter e del futuro dello stadio intitolato a suo nonno, Giuseppe

Marco Macca

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La storia, l'essenza, l'identità. La gloria di un popolo deriva dal suo passato, e dal modo in cui riesce a trasmettere ricordi e valori nel presente. I trofei contano relativamente di fronte all'anima e all'importanza di sentirsi parte di una comunità, di una famiglia allargata. Chiedete a un tifoso dell'Inter chi sia Giuseppe Meazza. Anche un giovane che da poco ha iniziato a identificarsi con il nero e l'azzurro sa chi era Peppìn. Perché Meazza, semplicemente, era l'Inter. Lo è stato tanti anni fa (miglior marcatore della storia nerazzurra con 286 gol in 409 presenze tra il 1927 e il 1940 e poi nella stagione 1946-47), e continua a esserlo tutt'oggi. Nelle gesta tramandate, negli aneddoti, nel racconto di chi lo ha visto giocare e di chi ne narra l'amore per quei colori. Vive come portavoce del cuore interista, come leggenda immortale. Vive nella memoria di fanciullo di Federico, nipote del grande Peppino, che accanto a lui ha visto le prime partite a San Siro, nello stadio che poi sarebbe stato intitolato al nonno.

Uno stadio che oggi Inter e Milan vorrebbero mettere da parte (per dirla tutta, demolire) per fare spazio al futuro, a un nuovo impianto. Un filo con l'essenza che rischia di spezzarsi. FCInter1908.it ha intervistato Federico Jaselli Meazza, nipote del grande attaccante nerazzurro, che oggi vive e lavora a Madrid e che, tra l'altro, fa parte del comitato 'Sì Meazza', volto a salvare e salvaguardare l'attuale stadio. Ecco le sue parole tra ricordi, Inter e futuro.

Buongiorno Federico. Inter e Milan spingono per costruire uno stadio tutto nuovo e per demolire l'impianto di San Siro intitolato a Giuseppe Meazza, suo nonno. Che sensazioni provi quando ci pensi?

Sensazioni di grande amarezza. Spero sinceramente che ci ripensino ancora e che lo stadio Meazza venga salvato, ma anche ristrutturato. E' giusto riammodernarlo, ma dobbiamo assolutamente salvarlo. E' un gioiello, uno stadio iconico, uno stadio che ha una storia incredibile e che in Europa è paragonabile solo a impianti come il Bernabeu. Ha di recente ospitato una finale di Champions League, ospiterà l'apertura dei Giochi Olimpici di Milano-Cortina 2026. E' uno stadio che ha solo bisogno di essere ristrutturato. Sarei davvero dispiaciuto, oltre che per ragioni affettive, proprio perché lo considero un simbolo di Milano e dell'Italia.

C'è anche l'ipotesi che il nuovo stadio venga costruito addirittura fuori Milano, visto che si parla di un 'trasloco' a Sesto San Giovanni.

Sì, Inter e Milan, che devono ancora tra l'altro presentare il progetto definitivo, stanno riscontrando alcuni ostacoli nella costruzione dell'impianto a Milano. Sarebbe bello se, durante il dibattito pubblico che sarà, venisse dato risalto anche ad altri progetti, come quello dello studio Aceti-Magistretti, che prevede la trasformazione del terzo anello in una galleria panoramica con ristoranti, musei, attività come palestre, centri commerciali. Ovvero, tutto ciò che desiderano Milan e Inter per aumentare l'indotto. Ma pure interventi mirati al primo anello. Sarebbero previste anche aree verdi e la ristrutturazione del parcheggio, senza che Inter e Milan nel frattempo debbano traslocare altrove. Verrebbe fuori un gioiello con una spesa inferiore alla metà di quella prevista in caso di demolizione del Meazza e costruzione di un nuovo impianto. Il comitato 'Sì Meazza', di cui faccio parte, vuole semplicemente dar voce ai cittadini, che sono tanti, che vorrebbero ristrutturare lo stadio attuale senza abbatterlo. E' vero che San Siro necessita di essere modernizzato, questo lo sappiamo tutti. Ma non c'è bisogno di abbandonare l'impianto attuale. Se San Siro ospiterà la cerimonia d'apertura di Milano-Cortina 2026, vuol dire che è uno stadio ancora molto affidabile. Visto il Bernabeu? Sta venendo fuori un gioiello. Io vivo a Madrid e lo vedo quasi tutti i giorni: è abbastanza in centro, ci sarebbero stati motivi sufficienti per abbatterlo e spostare lo stadio. Non lo hanno fatto. Mi direte: il Bernabeu è di proprietà del Real. Vero. Ma sono convinto che si possa fare anche a San Siro, senza considerare il fatto che l'area del Meazza ha spazi anche più ampi di quella del Bernabeu.

Te la senti di fare un appello ai due club affinché intitolino anche il futuro stadio a suo nonno?

Me la sento eccome. E' la mia speranza, ancora molto viva. Spero innanzitutto che venga ristrutturato San Siro. Ma, se dovesse essere demolito, mi farebbe chiaramente piacere se mantenesse il nome del nonno. Ci sono tutti i margini per scommettere ancora sul Meazza. Senza contare l'impatto ambientale che avrebbe la demolizione di un impianto come quello attuale, tra l'altro anche molto onerosa. E ripeto: gli interventi non costringerebbero Inter e Milan a traslocare nel frattempo. Continuerebbero a giocare a San Siro.

Senza San Siro Milano rischia di perdere la sua storia e la sua identità?

Certo, sarebbe davvero un peccato. Basti pensare che San Siro è il terzo luogo più visitato di Milano dopo il Duomo e il Castello Sforzesco. Il Meazza è tanto conosciuto anche all'estero. Io vivo a Madrid, e nemmeno qui riescono a capacitarsi del fatto che San Siro possa essere demolito. Purtroppo, devo cercare di spiegare cosa sta succedendo, senza essere d'accordo. Anche all'estero pensano che la soluzione di maggior buonsenso sia quella di ristrutturare lo stadio attuale. Non so cosa decideranno alla fine i club, non posso fare molto se non dare voce ai cittadini che vorrebbero restare a San Siro.

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