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ESCLUSIVA Moriero: “Inter, Calhanoglu diverso da Eriksen. Conte? Preferiva…”

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Le considerazioni dell'ex calciatore nerazzurro a proposito dei temi caldi di casa Inter

Daniele Vitiello

"Speravo non andasse via, anche se qualcosa conoscendolo avevo intuito". Checco Moriero è un po' rammaricato per l'addio all'Inter del suo amico di gioventù Antonio Conte. In attea di tornare ad allenare, si gode il mare del Salento e chiacchiera di Inter in esclusiva ai microfoni di Fcinter1908.it: "Ci siamo sentiti via whatsapp dopo la vittoria dello scudetto, ora lo aspetto al mare qui a Lecce. Secondo me anche lui avrebbe preferito rimanere dopo aver costruito qualcosa di importante, ma vuole sempre vincere, lo conosciamo. Ha deciso di lasciare da vincente".

Ti convince la scelta Inzaghi?

"Alla fine sarà il campo a dare risposte. Sicuramente è un allenatore molto diverso da Conte, nonostante adotti lo stesso modulo. Ha fatto sempre bene alla Lazio, ma allenare l'Inter è qualcosa di diverso. Mi auguro porti la sua mentalità e porti risultati, perché questo è un club nel quale sei costretto a far bene".

Il primo acquisto estivo è stato Hakan Calhanoglu.

"Un bel colpo, anche se è un giocatore molto diverso da Eriksen. Per me il turco è decisamente più offensivo. Sono piuttosto curioso di capire se Hakimi sarà l'unico sacrificio oppure no, questa è la cosa che mi preoccupa. Purtroppo non credo che l'Inter quest'anno voglia fare un ulteriore salto di qualità, per cui mi aspetto una stagione di standby, provando però a vincere ancora in Italia".

Una Inter senza Hakimi ed Eriksen può essere ancora da scudetto?

"Secondo me, sì. Mi auguro che venga sacrificato soltanto Hakimi, ma temo di no. Probabilmente partirà anche un altro big, anche se Marotta proverà comunque a fare una squadra da vertice".

L'Italia venerdì affronta il Belgio dell'interista Lukaku e Mancini farà di tutto per recuperare Chiellini per provare ad arginarlo.

"Romelu è il miglior centravanti d'Europa in questo momento. Riesce a portarsi via due avversari per volta e tra l'altro non è l'unico a far paura del Belgio. Al di là di ciò, sono comunque molto contento di quello che sta facendo l'Italia di Mancini. Non dimentichiamoci da dove arriviamo e cosa siamo riusciti a fare finora. Gli azzurri giocano un gran calcio e meritano di arrivare in fondo".

Barella contro l'Austria non ha probabilmente giocato la sua miglior partita, ma le critiche nei suoi confronti sono sembrate eccessive.

"Assolutamente sì, purtroppo in Italia succede sempre. Io sinceramente non criticherei nessuno dell'Italia, stanno facendo un grande Europeo e gli va riconosciuto. L'unico limite di questo gruppo forse è la scarsa esperienza a livello internazionale".

 

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