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La sua radiocronaca di Bayern-Inter (imperdibile, ve la riproponiamo in calce all'intervista), che raccontava di un Pandev a segno all'ultimo minuto e bravo a ribaltare il risultato per l'ennesima impresa nerazzurra, ha fatto storia. Abbiamo fatto il punto della situazione di casa Inter proprio con lui, Paolo Pacchioni, capo-redattore e inviato di RTL, voce narrante delle partite dei nerazzurri e non solo. Abbiamo iniziato a chiacchierare di Inter-Napoli, per finire a parlare della vera favorita di questo campionato...
E' difficile non citare tra i protagonisti di Inter-Napoli l'arbitro Gianluca Rocchi...
Secondo me Gianluca Rocchi non è un arbitro di prima fascia. Mi ha stupito la sua designazione. Per non citare solo l'Inter, con cui esistono dei precedenti pesanti, ha combinato diversi disastri anche in altre partite. Per esempio a Cesena, l'anno scorso, quando ha espulso Nagatomo scambiandolo incredibilmente per Colucci. Tutto ciò non declina a suo favore. Ha condizionato la partita. Non sapremo mai come sarebbe andata a finire. Nonostante la buona prestazione del Napoli, l'Inter aveva giocato bene nei primi 45 minuti. Sono d'accordo con Moratti che l'ha definito inadeguato.
Potrebbero esserci degli strascichi dovuti alle polemiche di Calciopoli? Secondo te c'è un'aria poco serena intorno all'Inter per questi motivi?
Sicuramente le polemiche non portano serenità in generale e a chi deve scendere in campo per arbitrare. Ma la squadra nerazzurra risulta antipatica non solo per quel famoso scudetto 2006, ma perché ha vinto tanto e a lungo. Chi vince, stanca. Negli ultimi anni per l'Inter e purtroppo per gli altri è stato così. E' chiaro che quando perde nessuno è particolarmente dispiaciuto.
Escludi quindi che si sia innescata una sorta di restaurazione, fomentata anche dalle continue richieste della Juventus?
Nei confronti dei nerazzurri ci sono stati degli errori. Fa specie la partita Inter-Napoli, il rigore dato a Bologna per me non è mai rigore altrimenti ne devi dare dieci a partita, infine c'è quel fallo di mano a Palermo. Qualche indizio ha pesato, ma fino a quando non esistono prove effettive io ci andrei molto cauto. Come ha d'altronde sottolineato anche il presidente Moratti.
Che impressione ti ha fatto il nuovo allenatore, Claudio Ranieri?
Le impressioni sono positive, anche dopo la sconfitta contro il Napoli. La squadra sembra seguirlo con convinzione. Ranieri ha avuto il merito di fare scelte normali. I terzini con lui giocano nel ruolo di terzino. Sta cercando di ottenere il miglior risultato possibile. E' una persona perbene anche nella polemica. Oggi, scherzando con un tecnico in radio, dicevamo che alla prima a San Siro si è fatto subito espellere ed è diventato immediatamente uno dei nostri. Nel post partita è stato molto duro, ma con garbo. Ranieri ha le capacità giuste per spremere il più possibile l'Inter , che 2-3 anni fa era più forte. Adesso la squadra ha giocatori un po' più logori e più “vecchietti”, che hanno giocato stagioni impegnative. La squadra è meno forte, ma Ranieri, che è realista, è quel tipo di tecnico adatto a far sopravvivere agonisticamente un gruppo che ha già dato tanto.
A quali obiettivi può ambire l'Inter e dopo queste prime giornate è già possibile parlare di favorite?
Dopo cinque giornate anche la Juve di Ferrara sembrava promettere fuoco e fiamme. Ieri la Juventus ha fatto una bella partita e Conte è molto bravo nel creare le giuste motivazioni. Bisognerà vedere se riuscirà a tenerle vive per tutta la durata del campionato. E' presto per parlare di favorite. L'Udinese è una bella realtà, che però nel lungo termine potrebbe fermarsi a quello. Il Napoli è capace di fare buonissime partite e poi di perdere come con il Chievo. Il Milan è sottotono come l'Inter. E' un campionato senza padroni, questo. Ma i nerazzurri se ingranano la marcia giusta possono ancora emergere perché hanno gente che è abituata a giocare ad altissimi livelli. Se l'Inter dovesse vincere il campionato, quella sì che sarebbe un'impresa...
RINGRAZIAMO PAOLO PACCHIONI PER LA DISPONIBILITA'
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