Doveva essere una serata spettacolare di calcio, in cui chiudere in bellezza un Boxing Day tutto italiano. La nebbia a creare l'atmosfera, San Siro come sempre a regalare emozioni uniche, maestoso e ruggente. E, invece, tutto è passato inevitabilmente e ignobilmente in secondo piano. Quello che è accaduto fuori lo stadio e in Curva Nord durante la partita tra Inter e Napoli ha tagliato ancora una volta le gambe a tutto il movimento calcistico italiano. Difficile, alla luce di tutto quello che è successo e di fronte alla morte di un tifoso, parlare di calcio. E così, con Ciccio Colonnese, che con noi di FCInter1908.it condivide la realizzazione della rubrica 'Il tackle di Ciccio' in cui solitamente analizziamo le prestazioni puramente tecniche dell'Inter, abbiamo dovuto nostro malgrado volgere lo sguardo dove proprio non avremmo voluto guardare. Una puntata purtroppo particolare, in cui il calcio è solo uno sbiadito contorno:
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Rubrica ‘Il Tackle di Ciccio’: “Fermiamo gli imbecilli, questo non è il mio calcio. Sciogliamo le curve”
Altra puntata della rubrica di FCInter1908.it in collaborazione con l'ex difensore nerazzurro
Allora Ciccio, difficile, se non impossibile, parlare di calcio in situazioni come queste.
Di fronte a certe cose passa tutto in secondo piano. La gente è ferita da quanto accaduto e io in particolar modo. Non c'è voglia di parlare di calcio in questo momento. Tutto quello che è successo, compresi i cori nello stadio contro Koulibaly, non fa parte della mia idea di calcio. Sono ovviamente contro il razzismo e contro questi atteggiamenti violenti: questo sport per me deve essere una gioia, uno spettacolo. Ieri c'era lo stadio pieno, si doveva solo fare tifo per le proprie squadre, e invece ci sono stati questi cori ripetuti. Vedere un campione come Koulibaly perdere la testa in quel modo è stato molto strano, abbiamo capito poi il perché.
Forse a quel punto sarebbe stato meglio sospendere la partita.
Sono d'accordo, la gara ieri andava fermata, è stato tutto troppo evidente. Tutti quelli che conosco che sono stati allo stadio mi hanno detto che è stato qualcosa di incredibile. L'arbitro ha mancato di personalità, avrebbe dovuto capire la situazione. Adesso ci stiamo rendendo conto bene di quello che è successo, ma dopo è sempre troppo tardi. Questi imbecilli devono essere fermati, altrimenti si rovina il calcio, perché le prestazioni delle due squadre passano in secondo piano e si lasciano sempre dubbi su quello che è successo. Dubbi, invece, non ce ne devono essere, il calcio deve essere bello, pulito e lineare.
Cos'è che possiamo fare tutti per porre fine a queste situazioni una volta per tutte? Non è la prima volta che ci troviamo di fronte a queste situazioni...
E' sempre difficile capire, davvero. Scogliere il tifo organizzato potrebbe essere una soluzione ottima. Forse c'è paura ad affrontare certi argomenti, ma l'Italia fa responsabilizzata con coraggio. Non è bello quello che è successo. Ancora una volta in una partita di cartello il nostro Paese non ha fatto una bella figura di fronte al mondo intero. Inter-Napoli è stata vista ovunque e non abbiamo mostrato un bell'esempio, l'Italia va pulita anche da questo punto di vista.
Anche perché così passa in secondo piano davvero il calcio...
Passa in secondo piano tutto: il valore delle partite, degli atleti. E' brutto, brutto, brutto. Poi si capisce perché ci sono certi colpi di testa. Koulibaly in passato non ha mai fatto certe cose. Apparentemente era una cosa fatta senza motivo. Forse voleva dire all'arbitro che non era stato difeso da certe cose, oltre a essere buttato fuori.
Bisogna dirlo forte: questo non è il calcio che vogliamo.
Assolutamente no. Questo non è il nostro calcio. Inter e Napoli sono squadre in cui ho giocato e a cui sono molto legato. Mi dispiace molto, perché conosco bene entrambi gli ambienti e Napoli non merita cose del genere.
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