Si avvicina un nuovo impegno di campionato per l'Inter di Antonio Conte. I nerazzurri scenderanno in campo domenica nel lunch match della prossima giornata di Serie A per provare a consolidare ulteriormente la vetta e avvicinarsi all'obiettivo. Della sfida col Cagliari, e tanto altro, abbiamo parlato con il doppio ex David Suazo. Queste le sue parole nel corso di una piacevole chiacchierata sul profilo Instagram di Fcinter1908.it: "Il Cagliari trova l'avversaria meno adatta in questo momento. L'Inter non guarda in faccia a nessuno, sa cosa vuole e ovviamente sarà difficile per la squadra di Semplici. Entrambe devono far punti per i rispettivi obiettivi, ma i nerazzurri non fanno sconti".
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ESCLUSIVA Suazo: “Inter troppo forte per questa Juve. Gioca male? Se fa 68 gol…”
Intensa chiacchierata sul profilo Instagram di Fcinter1908.it con l'ex attaccante nerazzurro
CONTE - "Ha già cominciato un ciclo all'Inter e il merito della società è averlo ascoltato e seguito. Ha cambiato poco, aggiungendo qualcosa ad una squadra già forte e questo sta dando risultati. Il mister ci ha creduto anche nei momenti più delicati. Sapeva di avere nelle mani una squadra in grado di potersi risollevare dopo l'eliminazione dalla Champions. Possiamo tutti applaudire ora un'Inter che ora ha cinque marce in più. Lo scudetto è ad un passo, dopodiché il popolo nerazzurro chiederà una squadra protagonista anche in Europa".
GIOCO O RISULTATO? - "Conte ha l'obbligo di vincere il campionato e parte da presupposti diversi da De Zerbi, altrimenti avrebbe dovuto fare i conti con dei rischi. Io sono un estimatore di De Zerbi, ma parte da altri presupposti in questo momento. L'Inter offre spettacolo, nonostante ciò che si dice. Ha l'attacco migliore e 68 gol sono troppi per una squadra che non gioca bene. E' questione di filosofie, Conte è molto concreto e ha un'idea che funziona".
GIOVANI - "Vedere Bastoni e Barella giocare con serenità in una squadra così importante li fa sembrare trentenni che giocano in mezzo ai ragazzini. E' la loro forza e il merito di Conte è quello di avergli dato fiducia anche quando hanno sbagliato, legittimamente, nel loro percorso di crescita. Ha fatto bene ad insistere su di loro, ci sono le basi giuste per l'Inter del futuro".
LULA - "Quando hai una coppia così puoi solo dire 'wow'. Hanno un'intesa fantastica ed è strano: tra attaccanti di solito c'è un pizzico di egoismo perché tutti vogliono segnare, loro invece si sono compattati bene e lavorano alla grande insieme. Questa è una grande fortuna per Conte".
SANCHEZ - "Quando ricopri quel ruolo lì nella squadra sai che non sei lì per caso. L'unica forza che hai è lavorare e farti trovare pronto, questo è il grande merito di Alexis. Il mister gli ha dato dei riferimenti, lui sa che può contare su Conte e viceversa perché il ragazzo è coinvolto nel progetto. Lo stesso discorso vale anche per Eriksen, che si è saputo adattare e il merito della svolta è della fiducia che gli ha dato il mister. Anche grazie a questi due calciatori si potrà fare meglio in Europa l'anno prossimo".
CAPITAN FUTURO - "Difficile dire chi potrà raccogliere l'eredità di Handanovic non vivendo lo spogliatoio. Quando vedi arrivare Samir così grosso ti fa paura è quello è già un vantaggio, per questo mi verrebbe da dire Lukaku (ride, ndr). Samir comunque rimarrà per un bel po' all'Inter e speriamo possa continuare ad indossare la fascia che gli sta così bene".
L'AMICO ZLATAN - "Ha sorpreso tutti per come si è inserito nel Milan, nonostante la sua età. Va solo giudicato per quello che dà in campo e nello spogliatoio. Con lui la squadra gioca bene e se è seconda in classifica è grazie al suo contributo, oltre a quello di Pioli. Nessuno pensava che il Milan potesse fare questo tipo di campionato. Zlatan è così come lo vedi, non finge. Può arrivare nello spogliatoio e salutarti come no, ma in campo sai che puoi sempre contare su di lui e alla fine è un grande amico".
EX COMPAGNI - "Quello con cui ho ancora un ottimo rapporto è Toldo, perché mi ha preso sotto la sua ala al mio arrivo e mi ha fatto crescere. Sento anche Dacourt, Vieira, Figo ed altri. Ogni tanto a mio figlio ricordo che ho giocato con campioni del genere".
GOL - "Quello in nerazzurro che ricordo con più gioia è il primo, in casa contro il Genoa. Tutti i compagni vennero ad abbracciarmi e mi dimostrarono il loro affetto".
MANCINI - "L'ho ritrovato a Coverciano qualche volta e lo ringrazierò sempre perché con lui sono arrivato all'Inter e sono diventato campione d'Italia. Rimarrà sempre nel mio cuore. Sta dimostrando che l'Italia, nonostante il cambiamento, ha qualità e speriamo che l'Europeo possa andare bene con i tanti giovani di valore".
MESSI HONDUREGNO - "Un po' troppo, ma grazie per il complimento (ride, ndr). Mi sarebbe bastato il 10% dei suoi piedi, non avrei chiesto di più. Nel mio Paese mi seguono tutti con affetto e questo mi fa molto piacere".
MOURINHO - "Nei rapporti ci sono alti e bassi. Ho trovato poco spazio, ma è sempre stato chiaro con me".
JUVENTUS - "Colpa di Pirlo e Ronaldo? No, la colpa è dell'Inter che sta andando troppo forte. Quando parte un nuovo progetto è normale che ci siano difficoltà, ma tutte le componenti hanno delle responsabilità".
FUTURO - "Allenare l'Honduras è uno dei miei sogni, ma ora è troppo presto. Prima di allenare la mia nazionale dovrò fare un po' di esperienza e spero di farne un bel po' in Italia".
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