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Tavelli a Fcinter1908.it: “Inter, un colpo per reparto. Hazard? Mi tengo Sneijder. Sanchez…”

Alessandro De Felice

La nostra redazione ha contattato il giornalista Fabio Tavelli, volto storico di Sky Sport 24, per fare un’analisi della stagione nerazzurra appena terminata con il trionfo in Coppa Italia della squadra di Leonardo e dare un occhio al...

La nostra redazione ha contattato il giornalista Fabio Tavelli, volto storico di Sky Sport 24, per fare un'analisi della stagione nerazzurra appena terminata con il trionfo in Coppa Italia della squadra di Leonardo e dare un occhio al mercato in uscita e in entrata con un accenno finale al tanto discusso Fair Play Finanziario.

Dopo il triplete di Mourinho quello di quest'anno può essere considerato un mini triplete?

"Anche se a Moratti non piace è un triplete leggermente inferiore perché due terzi sono figli di Mourinho. Secondo me è molto importante parlare della vittoria in Coppa Italia per due motivi. Il primo perché è un titolo più vicino e quando alzi una coppa all'ultima rappresentazione negli occhi dei tifosi resta soprattutto quello, questo è psicologicamente molto importante. Il secondo motivo è perché questa è una coppa tutta di Leonardo. Leonardo è entrato a Gennaio e ha giocato la Coppa Italia, oltretutto battendo avversari importanti come Napoli, Roma, Palermo e giocando spesso in condizioni difficili. Per quanto riguarda il campionato l'Inter è partita ad handicap e io un po' me l'aspettavo perché non era pensabile dopo la stagione di Mourinho una squadra subito competitiva. Detto questo, secondo me è una stagione comunque positiva, non può non esserlo quando alzi più di una coppa". 

A proposito di Leonardo, pensi che Moratti abbia piena fiducia in lui o che non riusciranno a mangiare il famoso panettone insieme? 

"No, lo mangeranno perché è cambiato Moratti. Le vittorie cambiano le persone e in alcuni casi le migliorano. A meno che non faccia dei disastri, ma dubito che ciò accadrà, penso che Leonardo avrà tutto l'anno per lavorare bene e mangeranno insieme sia il panettone che la colomba (sorride, ndr)". 

Passando al mercato, pensi che i 40 milioni che la famiglia Pozzo chiede per Sanchez rispecchino il reale valore del giocatore? 

"Io credo che 40 milioni si debbano spendere per un giocatore in grado di darti certezze. A mio parere, Sanchez attualmente non è in grado di garantire ad una grande squadra questo ma può farlo in futuro, stiamo parlando di un grande giocatore". 

Pensi che l'Udinese lo cederà adesso o aspetterà l'esito dei preliminari di Champions? 

"Il problema dell'Udinese è un problema serio perché se decide di tenerlo per i preliminari e non dovesse passarli, poi farà più fatica a trattenerlo da un lato, ma soprattutto a cederlo, perché comunque le squadre non lo prenderanno sapendo di non poterlo schierare in Champions League. Quindi deve fare una scelta subito. Ho la sensazione che lo venderanno. Non so però se l'Inter voglia spendere 40 milioni solo per un giocatore quando, invece, penso che Branca e Moratti sappiano che il budget potrebbe anche essere inferiore ma spalmato su più giocatori. Non penso che l'architettura complessiva della squadra verrà intaccata ma hanno bisogno di almeno un rinforzo per reparto. Avendo in attacco Pazzini ed Eto'o, l'Inter non ha questa grande necessità di comprare un grande attaccante. Secondo me deve comprare un grande centrocampista perché Cambiasso non garantisce più tutto il campionato, perché Zanetti comunque fisiologicamente dovrà calare, perché anche Stankovic quando gioca centrocampista comunque alla fine ha sempre qualche problema anche se è un grande giocatore. E poi dovrebbe prendere anche un bel difensore, magari anche cedendo Maicon". 

Quindi in partenza come big vedi solo Maicon o anche Sneijeder? 

"La sensazione che qualcuno ha è che Sneijder abbia già dato il meglio. Io in realtà credo che lui sia un ottimo giocatore che possa avere la chance di rimanere. Quando si parla di Hazard dico bene, ma dico anche guardiamolo nel campionato italiano. Aspettiamo a fare le aste miliardarie con gli altri grandi club per un giocatore che è ancora misterioso. Tra uno Sneijder motivato e un Hazard "punto interrogativo" io quest'anno terrei ancora Sneijder". 

Invece per quanto riguarda i giovani, cosa ne pensi di Coutinho oppure di quelli che si stanno mettendo in evidenza in Primavera, pensi che siano sfruttabili in prima squadra? 

"Io penso che la vecchia regola di mandarli a giocare in serie B, non Coutinho naturalmente, sia aurea. La Primavera non è più un campionato attendibile perché quelli forti giocano in prima squadra. Chi gioca ancora in Primavera vuol dire che non è ancora pronto. Il valore del settore giovanile non lo misuri con i risultati di Primavera, Allievi, etc, a parer mio, ma lo misuri sul numero di giocatori che hai fuori in prestito e che ti possono diventare giocatori di squadra oppure entrare negli scambi. In questo secondo me l'Inter ha molto materiale. Non dimentichiamoci di Santon che era partito molto bene e poi si è un po' perso. Provare a recuperalo potrebbe essere una buona idea, sempre che lui sia disponibile a recuperare". 

Per quanto riguarda il Fair Play Finanziario, l'Inter non dico che sia l'unica a preoccuparsene, ma sembra sicuramente che sia tra le poche a farlo.

"Se ne preoccupa anche perché ha speso molto più degli altri in passato. Io credi che Platini andrà fino in fondo con il FPF e che quindi i parametri andranno rispettati. Questo significa che le squadre dovranno trovare altre fonti di finanziamento e non abbeverarsi più soltanto al rubinetto delle pay tv. Questo lo devono fare tutti, sarebbe strano che in un momento di crisi generale solo le società di calcio potessero vivere senza pensare ai debiti che accumulano. Credo quindi che se ne occuperanno tutti molto seriamente anche perché se non riesci ad entrare in quei parametri e non puoi iscriverti alle coppe sei rovinato perché le coppe ti danno tanti soldi. Spero che se ne preoccupino seriamente e non con degli artifici contabili di finanza creativa che spostano solo in là il problema. Poi ai tifosi interessa ben poco che la società stia bene economicamente, ma vogliono i giocatori. Però i presidenti hanno dei doveri diversi".

RINGRAZIAMO FABIO TAVELLI PER LA DISPONIBILITA'.

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