Si dice che ogni tifoso ha alcuni momenti conservati nel cuore, custoditi come scrigni, come pagine indelebili scolpite nella mente. Si dice che ci siano momenti, nella vita di un tifoso, semplicemente diversi, per importanza, carico emozionale, per il sorriso eterno che sono capaci di regalare. Se è vero tutto questo, la finale di Supercoppa Italiana vinta ieri dall'Inter contro la Juventus a San Siro entra di diritto nell'anima di ogni sostenitore nerazzurro. Perché trionfare all'ultimo secondo dell'ultimo tempo supplementare contro i rivali di sempre in una partita così importante è di quanto più bello il popolo interista potesse sognare. Una vittoria che sembra sia stata disegnata dall'avvocato Prisco, per come è arrivata. Ne abbiamo parlato con Giacomo Valenti, conduttore radiofonico e grandissimo tifoso dell'Inter. Ecco le sue parole.
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ESCLUSIVA Valenti: “La Supercoppa ha il cuore di Prisco. Bonucci? Così è più bello. Inzaghi…”
FCInter1908.it ha parlato con Giacomo Valenti, conduttore e tifoso dell'Inter, della vittoria in Supercoppa dei nerazzurri
Ciao Giacomo. Allora, è vero che il giorno dopo è ancora più bello?
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C'è gioia, senza la tensione. C'è un incrocio di meme e foto particolarmente copiosi. Quando vinci all'ultimo secondo quando Bonucci sgomitava per entrare in tempo per i calci di rigore, beh, è tutto più bello.
Una vittoria che probabilmente nemmeno l'avvocato Prisco avrebbe sognato. Sanchez ha realizzato il sogno recondito degli interisti?
Beh, sai, segnare all'ultimo secondo dell'ultimo tempo supplementare di una partita così... Anche se comunque la rivalità con la Juventus è una cosa completamente diversa rispetto a quella con il Milan. Loro vorrebbero avere questo derby d'Italia, ma io sono cresciuto a Milano e nella mia classe avevo tanti compagni milanisti.
E' il primo trofeo di Simone Inzaghi con l'Inter. Pensi possa aprire un lungo ciclo in nerazzurro?
Lo spero. Non è uno ossessionato dagli schemi, lascia i giocatori liberi di giocare e ha un atteggiamento sempre molto tranquillo. Mi piace veramente tanto.
Marotta, la dirigenza e Brozovic sono pronti a rinnovare. E' la migliore garanzia della voglia di Suning di continuare a mantenere l'Inter al vertice?
Sì, certo. La scorsa estate è stato creato un funerale a cui io personalmente non ho voluto partecipare. Sembrava che dovesse sparire l'Inter. Finché c'è Marotta, c'è speranza. Se lui ha deciso di continuare con noi, il resto diventa relativo.
Questa Supercoppa può dare una grande spinta per Scudetto e Champions? Credi al passaggio del turno con il Liverpool?
Ma sì, giochiamocela. Ieri contro la Juventus era un discorso diverso, perché giocavamo una partita secca contro una squadra che aveva tante assenze e che in classifica è molto più indietro rispetto a noi. Obiettivamente, era una gara in cui avevamo praticamente tutto da perdere. L'abbiamo vinta in primis con lo spirito di Prisco, con il massimo della gioia. Con il Liverpool andiamo a giocarcela, perché no. Di sicuro, quando vedi giocare l'Inter ti diverti. E' bello veder giocare questa squadra.
Temi questo ciclo terribile appena iniziato?
Noi interisti siamo abituati a non goderci le vittorie. Io, ora come ora, mi godo questo momento: siamo primi con un punto in più e una partita in meno, ora affronteremo tutto passo dopo passo. Negli ultimi due anni è così che abbiamo costruito le nostre vittorie.
Si inizia a parlare con insistenza di un possibile addio a parametro zero di Dybala alla Juventus. Visto che è un pallino di Marotta, tu lo prenderesti?
Ultimamente non ha fatto tantissime partite. Ovviamente, il giocatore non si discute. So solo che lui non ha rinnovato con la Juventus, Kessié non ha rinnovato con il Milan e si guardava sempre in casa nostra, ai nostri rinnovi. L'importante è che abbia prolungato Marotta, per il resto ci sarà tempo. Se Marotta vuole Dybala, sarei ben felice. Di certo, però, in questo momento non toglierei nessun giocatore all'Inter per far spazio a Dybala. Questa squadra mi piace così com'è.
Cosa ne pensi delle parole di Sanchez?
Ha voglia di giocare, bene così. Sono contento.
Secondo te, guardando l'Inter ieri, Conte si è pentito di aver lasciato?
E' nella sua natura: quando il livello della sfida si alza, deve avere i suoi punti di riferimento. E' molto bravo a impostare, ma crea comunque situazioni faticose. Non mi sembra che sia uno che abbia tanta voglia di rischiare. Diciamocelo chiaramente: è andato via per paura di affrontare questa sfida. A me non sembra che a coloro che hanno lasciato l'Inter ultimamente sia andata benissimo. Non mi pare che abbiano migliorato la loro situazione...
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