Si torna subito in campo e per l’Inter è vietato sbagliare. I nerazzurri ospitano domani l’Udinese al Meazza in un match che mette in palio tre importantissimi punti per arrivare nel migliore dei modi al derby della settimana prossima.
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ESCLUSIVA Zaccheroni: “Inter, Marotta più di un presidente. Udinese? Gara rognosa”
Le parole del doppio ex della sfida in programma domani alle 12.30 al Meazza
Di questo abbiamo parlato, in esclusiva per Fcinter1908.it, con Alberto Zaccheroni, allenatore che in carriera si è accomodato su entrambe le panchine: “Credo che non sia una partita scontata. L’Udinese ha una squadra importante, più di quello che dice la classifica. Ha trovato un centravanti e se cresce ancora può dar fastidio per le coppe. È sottovalutata, quando punge può essere molto rognosa. L’Inter è cambiata poco, ha preso Dzeko al posto di Lukaku e con lui devi palleggiare un pochino di più perché non fa salire la squadra, non ha ancora il Lautaro migliore, ma ha qualità ovviamente superiore all’Udinese ed è favorita”.
Come giudica il lavoro di Inzaghi?
“Quando un allenatore arriva in una squadra che ha appena vinto e dopo uno come Conte, che ti suggerisce passo per passo, l’approccio non è mai semplice. Bisogna dargli tempo perché deve catturare la stima e l’empatia dei suoi calciatori, una volta fatto quello la squadra non si discute. Ha trovato anche la risorsa di Dimarco che determina con quel piede, nonostante sia un difensore. I giocatori sono tutti motivati, ma è chiaro che come ho detto bisogna dargli un pochino di tempo”.
Barella sembra destinato a raccogliere a fine stagione la fascia di capitano.
“Barella è un trascinatore. Chiaro che poi all’interno dello spogliatoio devi essere molto regolare. Dall’esterno mi sembra meticoloso, pignolo, vuole sempre vincere. È dotato di grande generosità, può farlo sicuramente. In questa squadra è il più trascinatore di tutti, un punto fermo. È un guerriero, non gli va mai bene niente. Io ho avuto capitani molto intelligenti che mi hanno sempre alleggerito il peso dello spogliatoio, non avevo nemmeno bisogno di entrare delle volte. Lui deve puntare a ricoprire questa importanza nel gruppo”.
Marotta e l’intera area sportiva sembrano in procinto di rinnovare il loro contratto.
“La capacità di gestire situazioni che ha Marotta non ce l’ha nessuno in Serie A, così come il suo curriculum. Non l’ho mai avuto, anche se sono stato in squadre che lui ha gestito. Credo che sia un dirigente di altissimo livello e che trasmette il giusto equilibrio nell’ambiente. Non fa soltanto il mercato, quindi oserei dire che conta più di un presidente”.
Tra una settimana in programma il derby di Milano. Rischia di essere decisivo per i nerazzurri?
“Nel calcio nulla è impossibile, ma in caso di sconfitta per l’Inter diventerebbe assai complicato sul piano psicologico. Ne ho viste troppe, non darei nulla per scontato. Il Milan viaggia su un entusiasmo incredibile, non sudano neanche, non ha gente con pancia piena e non mollerà un millimetro. L’altra, il Napoli, è forte e ha un ottimo allenatore, che ha sempre fatto bene soprattutto nel primo anno”.
Quindi anche la Juventus può crederci ancora?
“Non è la sconfitta col Sassuolo il problema. I bianconeri non hanno ancora trovato la quadra e non sono squadra. Allegri si è rifugiato nel 4-4-2 perché è il sistema di gioco che una volta era quello più utilizzato, oggi è quasi scomparso, ma è quello più facile da interpretare. Una situazione momentanea per limitare i danni, ma non può far accelerare”.
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