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2011, contro l’Inter nasce una stella e diventa il sogno proibito di Moratti VIDEO

Lorenzo Roca

Il 2011 è stato l’anno in cui è letteralmente esploso un sogno proibito di Moratti: il gallese Gareth Bale. Uno spettacolo della natura: il secondo gol rifilato al Norwich, due giorni or sono (si veda video nell’articolo apparso sul...

Il 2011 è stato l’anno in cui è letteralmente esploso un sogno proibito di Moratti: il gallese Gareth Bale. Uno spettacolo della natura: il secondo gol rifilato al Norwich, due giorni or sono (si veda video nell'articolo apparso sul nostro sito ierioppure video allegato) parla da sé. Palla al piede, volata di 50 metri a velocità da cartone animato e cucchiaio finale, tanto per ribadire che non è solo uno sprinter. Harry Redknapp, il suo allenatore, dice: «Bale non ha punti deboli. È un campione completo e un fior di ragazzo». Bale ha però anche il suo punto debole: è uno dei più tartassati della Premier League. Incassa una media di tre falli a gara: nella maggior parte dei casi si tratta di autentiche legnate. I colpi subiti alle caviglie lo hanno allontanato dai campi alla fine della scosta stagione, quella in cui Bale si era svelato al mondo con la esibizione da sogno contro l’Inter.Sprinter Bale correva i 100 metri in 11 secondi a 14 anni. A scuola, dove il rendimento scarseggiava, era un fenomeno in tutti gli sport: atletica, calcio, rugby, hockey. L’accademia del Southampton lo ha svezzato. Nel 2007 va al Tottenham, per 5 milioni di sterline. Oggi vale 10 volte di più. Il Tottenham chiede una cifra folle: 60 milioni. «Solo Manchester City, Real Madrid e Barcellona possono acquistarlo», spiega Redknapp. È quasi un invito a trattare rivolto ai club che, per ragioni diverse, possono rappresentare il futuro di Bale. Il City ha il fascino dei soldi. Real e Barcellona hanno il fascino dei club famosi e vincenti. Dipendesse da Bale, sarebbe Real: l’idea di essere allenato da Mou lo intriga. Il contratto del gallese scade nel 2015, ma non resterà nel Tottenham a lungo. Vuole il meglio, Bale, anche perché dovrà trovare nei club quello che gli sarà precluso in Nazionale.