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Dopo gli ultimi negativi risultati ottenuti sul campo, l’Inter può già cominciare a riflettere, pianificare e pensare alla prossima stagione. In ottica mercato, uno dei nomi che potrebbe entusiasmare il popolo nerazzurro è quello di Pedro Rodriguez, attaccante spagnolo (classe ’87) nato e diventato grande con indosso la maglia del Barcellona.
Di recente, lo hanno spesso accostato all’Inter, ma per parlare del futuro è ancora presto. Sicuramente, da parte sua e del suo entourage, c’è delusione, perché una stagione con così poco spazio non se la aspettavano. I tre extraterrestri Messi, Suarez e Neymar sono tre giganti per chiunque, averli come diretti concorrenti è quasi una condanna.
Pedro vorrebbe tornare ad essere protagonista, il suo destino è in mano al Barça. Di questo e della sua condizione generale ha parlato l’agente Antonio Sanz in un’intervista a Radio Club Tenerife: “Barça? Pedro in estate entrerà nel suo ultimo anno di contratto (scadenza nel 2016) ed è nelle mani del club, dipende da quello che possono dire. Il suo sogno è sempre stato trionfare nel Barcellona, e vuole continuare a sognarlo. Il Barça è in una situazione complicata, non può ingaggiare nuovi giocatori fino al gennaio del 2016, anche se può farli firmare. E’ una situazione tanto anomala che non sappiamo quello che andremo ad affrontare. Pedro la scorsa estate ha voluto sapere quanto sarebbe stato protagonista in stagione, e Zubizarreta gli disse: “Pedro non è in vendita”. Lo dico chiaro e tondo che il Barça si è negato a qualsiasi tipo di negoziazione con le squadre che si erano interessate a lui. E’ ovvio, poi, che il suo minutaggio è diminuito. Soprattutto nelle ultime gare, non ha giocato molto con City e Real Madrid. In altri anni era indiscutibile. Quest’anno, con Suarez, Messi e Neymar, l’allenatore sta puntando su questi tre. Non resta altro che stringere i denti. Negli ultimi anni, il percorso di Pedro è stato tanto gioioso che, l’altro ieri, è rimasto un po’ male per non aver giocato neanche un minuto contro il Real Madrid"
"Nazionale? Del Bosque lo conosce bene, ma indubbiamente, se non gioca, corre il rischio di rimanere fuori dai convocati. Non è questo il caso, ma se non gioca inizierà a diventare più complicato. Anche se è presto per decidere del suo futuro. Quando Vicente lo mise in semifinale e in finale Mondiale, fu quasi una sorpresa. Da lì in poi il suo rendimento con la Nazionale è stato “con lode”. Di fatto, continua ad essere una figura estrema al giorno d’oggi, come il massimo goleador del 2014 con la maglia della Spagna".
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