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Il segretario generale dell’Abu Dhabi Sport Council nonché collaboratore dell’Inter per lo sviluppo del calcio giovanile nell’emirato, Mohammed Al Mahmood, ha esternato la sua fede nerazzurra: «Sono molto felice di poter avere da noi la "mia" Inter. Se devo dire la verità, lo scorso anno, i nerazzurri non credevano di essere qui un anno dopo, con il Chelsea all’orizzonte. Poi mi hanno rivisto a Madrid per la finale. Ero felicissimo per la vittoria della Champions, ma soprattutto per il fatto che sarebbero venuti ad Abu Dhabi». Al Mahmoud poi confessa il suo amore per il calciop: «Il mio primo ricordo legato al calcio è Italia 1990. Gli Emirati Arabi erano nel girone della Germania (la partita si giocò a Milano tra l'altro e terminò 5-1 sotto un diluvio universale, ndr) e potetti godere nel vedere Lothar Matthäus, che ammirai nuovamente in Inter-Sampdoria vista in tv. Da quel momento in poi mi innamorai dell’Inter. Studiavo a Lugano e andavo a vedere le gare dell’Inter al Meazza e rimanevo incantato da Djorkaeff e dal primo Ronaldo».Il tifoso Al Mahmood si rammarica per due cose: «Mi spiace che abbiamo una squadra Internazionale riconosciuta solo ora dalla FIFA. Inoltre mi sarebbe piaciuto vedere l’Inter contro l’Al-Wahda, in semifinale. Io tifo Al-Ain e vedere l’Inter contro la squadra dell’Emirato, avrebbe avuto un gusto di derby».
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