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L'ex giocatore della Nazionale Demetrio Albertini, recentemente nominato coadiutore dei curatori fallimentari del Parma, è intervenuto alla presentazione del Match for Expo, organizzato da Javier Zanetti alle porte dell'inaugurazione della grande kermesse milanese che partirà tra pochi giorni. Ecco le parole di Albertini:
- Il Parma praticamente retrocesso sta mandando un bel messaggio con le sue vittorie in campionato«Sì è un bel messaggio a chi ha sollevato il dubbio di un campionato falsato, invece i calciatori con grande dignità e professionalità si stanno impegnando per poter giocare le partite al massimo. C'è il rammarico di non aver cominciato prima a recuperare punti ma c'è da dire che loro come squadra hanno vissuto momenti indecifrabili e difficilmente commentabili prima del fallimento».
- La situazione del Milan, mai così in basso?«Ho visto la partita di sabato, non bella, si intravedono anche delle difficoltà, ma credo che per il bene della società si debba fare chiarezza sul futuro».
- Gli incidenti di Torino, brutta macchia per il calcio italiano. Che risposta si può dare?«Non credo che servano risposte, basta dire basta, bisogna intervenire e salvaguardare i tifosi veri che vengono allo stadio per vedere le partite. Il calcio è vittima di pochi sciagurati che macchiano la credibilità del nostro sistema sicurezza. Bisogna intervenire, di tavole rotonde ne abbiamo fatte tante. Oggi dobbiamo avere l'obiettivo di tenere fuori i delinquenti dallo stadio».
- Che idea si è fatto dell'Inter di Mancini?«Mi sembra un'ottima squadra fatta di tanti buoni giocatori, ha avuto qualche problema non preventivato all'inizio per poter amalgamare un gruppo e ottenere qualche risultato positivo in tempi brevi, sinceramente con Mancini uno intravede anche belle prospettive per il futuro».
- Cosa si può dire di Zanetti che non sia già stato detto?«Si è detto tutto, è un esempio di integrazione, di lealtà, di signorilità, è stato adottato non solo dall'Inter e dalla nostra città ma da tutto il calcio italiano».
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