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Almeyda: “Siviglia e non Real, tutto per la parola data. E quando l’Inter mi offrì…”

Matías Almeyda dopo quasi 20 anni rivela il valore della parola data. L’ex giocatore dell’Inter racconta quando da giovane venne in Europa: «Come giovane cresciuto nel River, mi volevano diverse società in Europa. Non volevo...

Lorenzo Roca

Matías Almeyda dopo quasi 20 anni rivela il valore della parola data. L'ex giocatore dell'Inter racconta quando da giovane venne in Europa: «Come giovane cresciuto nel River, mi volevano diverse società in Europa. Non volevo andarmene ma accettai una proposta del Siviglia: «Offrirono 500mila dollari, il Real Madrid 1 milione, il Siviglia rilancia a 1,5. Così arrivarono a 9,3 per un volante argentino, era una sfida. Il mercato esplose, non pagarono tanto perché li valevo. Il presidente del River mi disse "Hai deciso dove andare?". "A Siviglia, gli ho dato la mia parola".

E lui mi disse: "Ehi, tu sei pazzo, Che Siviglia? Il Real è il Real!". Risposi: "La mia parola vale". Alla fine il Real fu campione e il Siviglia retrocesso. Ma lo rifarei. Il mio addio al calcio? Mi ero stufato di molte cose. Non mi rendeva più felice, avevo un contratto pronto con l'Inter, ma decisi di tornare al mio paese tra i miei affetti e la mia gente. Con il tempo mi sono reso conto che tutti sostengono i giocatori perché sono giocatori. Pochi pensano alla persona».