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Alvarez: “Mondiale? Sogno e premio. Ruolo? Dico la mia. Il rigore al Brasile…”

Dario Di Noi

Ci siamo, l’esordio mondiale dell’Albiceleste – contro la Bosnia – si sta pian piano avvicinando sempre più, e così un intero paese, l’intera Argentina, sta cominciando a fremere, in attesa che la Seleccion scenda...

Ci siamo, l'esordio mondiale dell'Albiceleste - contro la Bosnia - si sta pian piano avvicinando sempre più, e così un intero paese, l'intera Argentina, sta cominciando a fremere, in attesa che la Seleccion scenda davvero in campo (nella notte tra domenica e lunedì, ore 00.00 italiane) e dia inizio al suo Mondiale.

L'attesa è tanta, l'Argentina rappresenta sicuramente una delle Nazionali più attese in assoluto, e così gli stessi giocatori, in questi giorni di attesa, stanno raccontando a più dosi il loro avvicinamento ad un torneo, e ad una competizione, che per un calciatore significa davvero tutto.

Tra questi, dal ritiro di Belo Horizonte, ha parlato la "Maravilla", Ricky Alvarez: "Uno immagina sempre questo momento come un sogno, essere convocato ad un Mondiale ed essere inserito nella lista dei 23 sono cose che si immaginano solo come sogni. Penso che giocare un Mondiale non sia una cosa che succede tutti i giorni, però quando uno ci si avvicina inizia a viverlo più come un obiettivo che come un sogno. Ora, essendoci dentro, penso a quello che sarà il Mondiale e, cercando di fare in modo che ogni cosa vada per il meglio, credo che lo stiamo preparando nella maniera migliore possibile, in attesa che comincino le partite".

IL MIO RUOLO - "Senza dubbio la Seleccion, sia a meta campo che in attacco, ha giocatori molto importanti, non scopro nulla se dico questo. Uno cerca di essere sempre preparato per quando il tecnico avrà bisogno di lui e per quando crederà che sia conveniente usarlo come carta giusta in un determinato momento. Qualunque minuto sia, bisogna essere preparati per poter rendere al massimo. Non ti saprei dire in che circostanza, perché questo è un tema che riguarda l’allenatore, ma per quanto spetta a me, quando il tecnico ne ha bisogno, io ho il dovere di farmi trovare pronto ed essere preparato per tutti quei minuti che mi saranno concessi".

ESSERE “MONDIALE” - "Senza dubbio essere qua è un premio allo sforzo e al lavoro che uno sta portando avanti da diversi anni. Coronare questi sforzi con tutto ciò, come detto, è un sogno per me, ma ora che sono dentro a quest’avventura, aspiro ad essere una buona carta, sicuramente come ognuno di noi. Come detto, a questo punto diventa tutto più un obiettivo che un sogno".

COMPAGNI - "Uno cerca di imparare tutti i giorni. Credo che un giocatore di calcio, fino all’ultimo giorno in cui si ritira, debba apprendere e imparare nuove cose. Qui ho davanti giocatori importantissimi a cui poter guardare e da cui poter imparare, e niente, si cerca di ereditare e assimilare queste cose. Da qui, bisogna vedere cosa possa aggiungere questo al mio gioco e come possa giocare con la mia filosofia".

BRASILE - "Atteggiamento dei tifosi brasiliani? Sorprende il loro comportamento, sorprende il fatto che acclamino l’Argentina, principalmente per questioni di rivalità tra Brasile e Argentina. Però questo non è altro che una dimostrazione di quello che sono i giocatori che noi registriamo nelle nostre fila. Credo che trapassi già quello che è l’Argentina, e a livello mondiale i suoi giocatori sono molto riconosciuti. Perciò l’affetto del popolo brasiliano può inizialmente sorprendere, ma fino ad un certo punto, perchè alla gente piace il bel calcio, e gli piace a prescindere dal proprio paese e dalla propria nazionalità. Perciò apprezzano tutti i giocatori che portiamo nella nostra selezione".

RIGORE - "Il rigore per il Brasile? La verità è che non so cosa farei se mi trovassi al posto del difensore che ha marcato Fred, però niente, come pensano tutti credo che non fosse rigore, chiaramente. A parte ciò, io ti posso parlare di quello che riguarda l’Argentina: è molto difficile riuscire a darti un’opinione su questo, credo che tutti lo abbiano visto e che non fosse rigore, niente più".

BOSNIA - "Credo che nelle partite ufficiali cambi un po’ tutto, lo abbiamo visto nella gara inaugurale, credo che la Croazia abbia disputato una grandissima partita contro un Brasile che, oltre ad essere la squadra ospitante, gioca da favorito. Questo dimostra che tutte le rivali sono difficili da affrontare: noi sicuramente confidiamo in quello che abbiamo e in quello che andremo a fare, però senza dubbio i nostri rivali si andranno a giocare la vita contro di noi".