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Andrea Elefante: “Stramaccioni non ha la bacchetta magica. Gasperini…”

Eva A. Provenzano

Nel consueto collegamento di Sky con La Gazzetta dello Sport arriva ai microfoni della nota emittente tv Andrea Elefante, noto giornalista della rosea nonché uno degli inviati a seguito dell’Inter. Ecco gli argomenti trattati: STRAMACCIONI...

Nel consueto collegamento di Sky con La Gazzetta dello Sport arriva ai microfoni della nota emittente tv Andrea Elefante, noto giornalista della rosea nonché uno degli inviati a seguito dell'Inter. Ecco gli argomenti trattati:

STRAMACCIONI COME MOU - "Il nostro è solo un gioco fotografico. Sarebbe pericoloso chiedere a questo ragazzo di ricordare agli interisti Mourinho, che poi possa ricordardo per i mezzi, per la maniacalità con cui prepara gli allenamenti, senza spazi morti, ma chiedergli di essere il nuovo Mou sarebbe sbagliato".

PER FORZA TERZO? - "Io credo che il terzo posto non è una pregiudiziale per lui. Moratti aveva seguito Stramaccioni, ma sentirlo parlare con decisione gli ha fatto decidere di prenderlo. Non gli ha posto il terzo posto come condizione, il presidente non lo definisce un traghettatore, ma sarebbe stato sbagliato anche il contrario, sarebbe stato come dire avete un allenatore a tempo. Credo che ora sia considerato un grosso patrimonio per il settore giovanile, il suo lavoro non sarà condizionato da certi obiettivi".

GASPERINI - "Tutta colpa di Gasperini? Penso che la pesantezza delle dichiarazioni di ieri di Moratti fossero condizionate in parte dall’intervista che l’ex allenatore ha rilasciato alla GdS, frasi che avevano dato fastidio al presidente perché era uscito allo scoperto in un momento difficile per l’Inter, credo che per questo sia stato così caustico. Chiaro che dire tutta colpa di Gasp è sbagliato. Non tutte le responsabilità possono essere sue, quello che c’è stato dopo può essere condizionato, ma non si può parlare di colpa per l’intera stagione".

COSA SUCCEDE ORA? - "L’Inter con Stramaccioni? Non credo alle bacchette magiche, credo si riprenderà un po’ per la ventata di entusiasmo, ma perché prima di Torino l’Inter non ha perso e a Torino erano comunque erano arrivati buoni segnali, mancava la continuità, la concentrazione, mancava la scossa e questo potrà portarlo. Vincere nove partite su nove mi sembra complicato".