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Belfodil: “Spero di giocare di più e voglio aiutare la squadra. Forse ci manca…”

Simona Castellano

Il protagonista della puntata di oggi di Drive Inter, rubrica di Inter Channel, è Ishak Belfodil.Queste le parole dell’attaccante nerazzurro: INTER – Giocare con dei campioni che aiutano sempre mi ha colpito. Si comportano come...

Il protagonista della puntata di oggi di Drive Inter, rubrica di Inter Channel, è Ishak Belfodil.Queste le parole dell'attaccante nerazzurro:INTER - Giocare con dei campioni che aiutano sempre mi ha colpito. Si comportano come persone normalissime. La struttura dove lavoriamo è bellissima. OBIETTIVI - Spero che possiamo arrivare il più in alto possibile, il campionato è lungo, facciamo tante ottime prestazioni, ma a volte ci mancano i punti. Forse siamo giovani e quindi ci manca un po' di esperienza, spero che nel girone di ritorno non perderemo molti punti.OBIETTIVI PERSONALI - Spero di giocare di più, ma il mio desiderio è quello di aiutare la squadra. Tutti vogliamo dare una mano per arrivare in alto. Il mister e i compagni spesso mi dicono 'lascia la palla', perché mi piace tenerla sempre.TIFOSI - A volte mi fermano quando faccio la spesa. Ci sono tantissimi interisti.NAZIONALE - Un giocatore nell'anno dei Mondiali ci pensa molto. E' la seconda volta che la mia nazionale andrà al Mondiale, quindi è molto importante e ci pensiamo tutti. Nello spogliatoio abbiamo parlato un po' dei sorteggi, Guarin contro Nagatomo, Juan Jesus contro Kovacic. Io vedo bene il Brasile che gioca in casa e le solite Spagna, Argentina. GIORNALISTI ITALIANI E ALGERINI - In Algeria sono molto attenti, più di qui. In Italia si pensa anche ad altro, alla vita privata.

AIUTO - Ci sono tante persone che mi hanno aiutato perché sono arrivato in Italia da solo, senza saper parlare la lingua. Sicuramente mi ha aiutato Taider, eravamo insieme a Bologna, sono stato a casa sua. Lui con piacere mi ha aiutato. Anche gli allenatori mi hanno aiutato, non ho mai avuto problemi con nessuno. Anche Mudingayi mi ha aiutato. Invece a Milano ho aiutato io Taider.CALCIO - Quando ero piccolo i miei genitori mi lasciavano giocare con gli amici per ore fuori casa. Io e mio fratello giocavamo in casa e facevamo arrabbiare la mamma.

PARIGI - Ho casa in periferia. Ci sono tante culture diverse. Di francese ho la lingua, di algerino ho la mia religione, vado in moschea. Inoltre mi piace la cucina algerina, araba, anche a Milano ho trovato alcune cose. Della cucina parigina non mi piace niente in particolare, preferisco quella italiana.CUCINA ITALIANA - Il mio piatto preferito è la pasta al pomodoro.MILANO - Non esco tanto, non conosco benissimo la città, ma ho visto bei posti, mi trovo molto bene, io abito in zona San Siro ed è tranquilla. In centro c'è più traffico. TIMIDEZZA - Io più di Taider. Però anche lui è molto riservato.RIMPIANTI - Non ne ho.

FAMIGLIA - Siamo sei figli, tre femmine e tre maschi. Mio fratello piccolo giocava a Rimini lo scorso anno, è di due anni più piccolo di me. Sono sposato da un anno.BAMBINO - Ero bravo, amavo il calcio, ero bravo anche a scuola. Mi piaceva la matematica, facevo calcoli velocemente. I risultati erano sempre buoni, anche se la condotta non sempre.SOGNO - Sognavo di diventare calciatore. Ho puntato tutto su questo.

TELEVISIONE - Mi piace molto guardare le partite di Champions o di altri campionati.ABBIGLIAMENTO - Durante la partita è scomodo giocare con i guanti, invece in panchina, quando devo scaldarmi, non mi danno fastidio. In macchina sto a maniche corte, fuori no.TRE PAROLE - Bravura, sincerità, generosità.