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Fabrizio Biasin, giornalista di Libero e noto opinionista nel suo editoriale quotidiano su TuttoMercatoWeb ha parlato del Caso Forlan e ha spiegato chi secondo lui è il vero colpevole in tutta la vicenda e sarebbe lo stesso Diego Forlan che certo 'non poteva ignorare di aver giocato'. Da Forlan il giornalista prende spunto per parlare della società nerazzurra:
QUESTIONE DI LELE - "La verità è che c'è solo una verità: nel club campione del mondo in carica manca la figura che negli altri club cura il rapporto con i media. L'errore Forlan non è perdonabile, ma altrove sarebbe già stato archiviato. All'Inter no: a tre giorni dal fattaccio nessun dirigente prende parola, chiede scusa, si giustifica, attacca. E così giornali e tv vanno avanti a prendere per il naso i colori più titolati degli ultimi cinque anni. Se l'Inter ha iniziato a vincere con MancinI, ha proseguito con Mourinho e ha continuato persino con Benitez e Leonardo, buona parte dei meriti vanno a quel dirigente che c'era, c'è stato fino all'addio dello Special e poi è stato cacciato: Lele Oriali, bravissimo a mantenere i rapporti con gli addetti ai lavori", continua il giornalista sportivo.
C'ERA UNA VOLTA MOURINHO - "Badate bene - aggiunge Biasin - in tutte le società di A si sbaglia e i casini si sommano ai casini, ma all'Inter la cosa è sempre clamorosamente sotto il sole. Chi parla di accanimento mediatico nei confronti dei nerazzurri dice una mezza verità: nessuno ce l'ha con l'Inter a prescindere, ma è molto più facile prendersela con una società che fatica a difendersi. Da altre parti si filtra, ad Appiano, fuggito Mou, sono crollati gli argini e si è tornati a parlare sui marciapiedi della Saras, là dove "ogni dichiarazione può essere usata contro di te".
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