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Biasin: “Rosneft, un affare che porta tre liete novelle. Strama…”

Daniele Vitiello

Arrivano fondi nuovi nelle tasche nerazzurre. Nella giornata di ieri si è chiuso l’accordo con il russo Rosneft, che ha acquistato una importante percentuale della Saras. Maggiori particolari arrivano da Fabrizio Biasin su Tmw: “A...

Arrivano fondi nuovi nelle tasche nerazzurre. Nella giornata di ieri si è chiuso l'accordo con il russo Rosneft, che ha acquistato una importante percentuale della Saras. Maggiori particolari arrivano da Fabrizio Biasin su Tmw: "A Milano è arrivato il gelo siberiano. No, non sono sbronzo di cocktail da un litro l'uno (o meglio sì, ma non è questo il punto). Semplicemente mi va di parlarvi dell'acquisto più importante dell'ultimo triennio interista: Jonathan? No, Rosneft, che non è un terzino dello Zenit ma una delle compagnie petrolifere più importanti del mondo e di proprietà del Cremlino. Uno di quei colossi che quando arrivano in un Paese fanno più di un affare. Il primo è quello di prendere il 13% delle quote della Saras per circa 180 milioni. E si tratta proprio delle azioni personali di Massimo Moratti e del suo generoso fratello. Un affare che d'amblè porta tre liete novelle ai tifosi beneamati:

1) il buon Moratti - che da tre anni non becca un dividendo e rimette fior di milioni di tasca sua -, si trova 90 cucuzze in più nel portafoglio;2) il bilancio nerazzurro - ancora in pesante passivo - potrà essere ammortizzato senza problemi: le norme Uefa sul fair play finanziario vietano iniezioni dirette di denaro, ma un modo per aggirare le regole si trova sempre come insegnano Psg e City;3) dopo la figuraccia cinese, l'"universo Inter" riprende il proprio cammino di internazionalizzazione (c'è anche un accordo tra i russi e Pirelli per la costruzione di un negozio della compagnia a Mosca). E con i tanti magnati colbaccati che approfitteranno dell'accordo per visitare San Siro, è probabile che presto si trovi qualcuno disposto ad aiutare Moratti a costruire uno stadio tutto nuovo (zona San Giuliano)".

E' comunque tempo di pensare al campo e al finale di stagione che potrà regalae qualche piccola soddisfazione ai nerazzurri: "L'Inter può guardare dunque con maggiore serenità al prossimo futuro e iniziare a progettare la stagione che verrà. Il nome dell'allenatore c'è già: mister "bene-bene" Andrea Stramaccioni. Il tutto a prescindere da come andrà la semifinale di ritorno con la Roma, anche se la vittoria della Coppa Italia (con conseguente qualificazione in Europa League) regalerebbe un sorriso in più al presidente (diciamo un sorrisino, non esageriamo...). Le riflessioni, semmai, riguarderanno altri reparti societari: con Gargano e Nagatomo finiti al Lazzaretto nerazzurro, sale a 11 la lista degli infortunati. Troppi. Il complotto anti-Inter? La partita di Trieste dice che è meglio evitare certe sparate. Lamentarsi non paga, anzi: fa girare i santissimi a quei permalosi degli arbitri. Quest'anno poi sono addirittura sei per partita: sei arbitri, dodici occhi e Pinilla che pare Carla Fracci. A confronto di certi fischietti, Polifemo sembra Collina".