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Fabrizio Biasin, caporedattore sportivo di Libero, ha espresso il suo parere sulla spinosa questione legata al futuro di Wesley Sneijder: "La mossa griffata Branca è decisamente astuta: si propone il prolungamento del contratto all'olandese per non dirgli in faccia la verità. "Caro Wes, il tuo lassismo ha stufato, meglio se ti trovi un'altra sistemazione". Il giocatore (da un paio di stagioni più fuori che dentro al campo) difficilmente accetterà di ridursi l'ingaggio e altrettanto difficilmente starà a guardare i compagni in tribuna per due anni e mezzo. Ergo: la partenza a gennaio è più che probabile. Trattasi di mobbing? Non scherziamo, certi termini riserviamoli a chi davvero viene maltrattato mentre prova a portare a casa la pagnotta (passare la convalescenza a Los Angeles invece che a Milano non può essere decisamente definito "maltrattamento")".
Sulla "pazza" vicenda dell'inno: "La Celentano reclama quattrini, l'Inter dice no, allo stadio risuona il pezzo scritto da Elio "C'è solo l'Inter". Chi scrive si permette di fare un appello ai tanti tifosi-cantanti della Beneamata sparsi per l'Italia (Elio a parte, che lui il suo dovere l'ha già fatto più che bene). Induciamo ufficialmente le "primarie per l'inno dell'Inter" (#primarieperlinnodellinter). Chiediamo ai signori Vasco Rossi (@vascorossi), Ligabue (@Ligabue), Max Pezzali (@PezzaliMax) e Biagio Antonacci (@AntonacciBiagio) di offrire le loro arti al club che tanto amano e che è rimasto orfano di "pazza Inter" (e che ha preso una batosta anche a Parma. Strama direbbe "male male")".
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