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BOCCA: “IN SEMIFINALE TOCCHERA’ A IBRA. E VEDREMO CHI HA FATTO L’AFFARE”

Fabrizio Bocca, editorialista di Repubblica, guarda oltre il Cska. La semifinale di Champions, in caso di qualificazione nerazzurra, potrebbe mettere di fronte gli uomini di Mourinho e l’ex trascinatore Zlatan Ibrahimovic. In questo momento,...

Daniele Mari

Fabrizio Bocca, editorialista di Repubblica, guarda oltre il Cska. La semifinale di Champions, in caso di qualificazione nerazzurra, potrebbe mettere di fronte gli uomini di Mourinho e l'ex trascinatore Zlatan Ibrahimovic. In questo momento, sottolinea Bocca, Ibra sta letteralmente trascinando i blaugrana, e la semifinale sarà anche l'occasione giusta per vedere se quei 65 milioni di euro incassati in estate sono stati un affare, al di là di quanto già ampiamente dimostrato dai giocatori acquistati con quei soldi:

Se l'Inter andrà in semifinale - auguriamocelo - comunque troverà davanti un avversario formidabile. Arsenal o Barcellona? La partita non è ancora chiusa, intanto è finita 2-2. Le due bellissime del calcio internazionale hanno onorato l'impegno e celebrato con quattro gol la partita spettacolo che tutti aspettavano. Protagonisti: primo fra tutti senz'altro Zlatan Ibrahimovic che ha segnato i due gol che hanno portato in vantaggio il Barcellona, ma poi anche Arsene Wenger che non si è perso d'animo di fronte a una partita fortemente compromessa e che ha saputo motivare - e anche fisicamente cambiare - un Arsenal che non si è arreso e che ha ancora chances di qualificazione. E poi ancora Walcott, che ha riaperto il risultato e Fabregas che ha procurato e messo dentro il rigore del 2-2. Curioso: a combinare questo bello scherzo alla squadra di Guardiola è stato lo spagnolo di talento che proprio nella cantera del Barcellona è cresciuto. Certo per l'Arsenal vincere al Camp Nou o pareggiare con più gol del 2-2 con cui è finita la partita dell'Emirates non sarà facile: ma alla fine tutto lo stadio esultava come se la partita l'avesse vinta. Anche questo è stato spettacolo. E' stata una partita che non ha tradito affatto le attese. Tanto per dire, in presentazione il Sun aveva fatto un titolo a doppia pagina: "Questa è arte, non è football" e sotto aveva messo un fotomontaggio con il volto di Arsene Wenger sopra quello di Monna Lisa. Il Mundo Deportivo invece, il quotidiano sportivo di Barcellona, aveva fatto una copertina molto più semplice e immediata: una grande foto di Messi e poi una scritta a caratteri cubitali: "Gol!" Insomma un Barcellona che con i suoi tanti campioni e quel formidabile d'attacco doveva badare al sodo. E infatti - a parte che Guardiola ha rinunciato a Henry, mettendolo solo negli ultimi 15 minuti di partita (gli è stato preferito il giovane Petro) - così è andata. Il Barcellona ha letteralmente dominato il primo tempo mettendo in moto soprattutto Ibrahimovic e sia pure in tono minore Messi - non al massimo del suo rendimento e spesso eccessivamente intestardito con i suoi dribbling - anche se nel finale della prima metà l'Arsenal ha dato grandi segni di ripresa. Tutti i gol sono venuti nella ripresa, prima i due di Ibrahimovic e poi quelli dell'Arsenal che hanno lasciato abbastanza annichilito e frastornato Guardiola, che ha chiuso senza i due pezzi da novanta in campo. Se non si guarda allo svolgimento della partita, ma si coglie solo il freddo risultato, il 2-2 è comunque molto buono per il Barcellona: gli basta vincere o pareggiare 1-1 per andare in semifinale. Il Barcellona è stato bello e irresistibile per 60' poi si è spento. Personalmente se dovessi cercare di scartare l'avversario peggiore per l'Inter scarterei ancora il Barcellona (ovvio, però...), che non solo ha un attacco formidabile - se ci si permette di tenere Henry in panchina e mandare in campo Pedro vuol dire che le risorse umane dei blaugrana sono infinite... - ma soprattutto ha un Ibrahimovic che in queste ultime settimane sta veramente trascinando la squadra. Anche più di Messi forse. L'Inter dovrà dedicare il massimo sforzo alla difficile trasferta di Mosca e poi - mettiamoci un "eventualmente" per scaramanzia...- prepararsi ad affrontare il suo ex campione, ceduto in estate per 65 milioni al Barcellona. Il punto debole di Ibra in questi anni era stato sempre il rendimen to sotto tono in campo internazionale, ora sembra addirittura aver colmato questa lacuna. Tirato fuori sul 2-0 per far fare la passerella finale ad Henry forse sarebbe stato ancora utile con la sua voracità per tenere a freno l'Arsenal. Una partita perfetta la sua, la migliore e la più impressionante da quando è in Spagna. Quei 65 milioni incassati dall'Inter sono stati messi molto ben a frutto certamente con Milito & C. Con un po' di pazienza in questo aprile - se le cose dovessero andare come devono andare... - vedremo nel confronto diretto chi ci ha fatto l'affare migliore