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Brandi: “Asta per Tevez, ma ne vale veramente la pena?…”

Eva A. Provenzano

E’ derby per Tevez, questo si sa. Ma c’è chi solleva qualche dubbio sulla bontà di un’operazione comunque costosa e un tantino rischiosa. Alberto Brandi per esempio, il noto conduttore di controcampo e giornalista, nel blog di...

E' derby per Tevez, questo si sa. Ma c'è chi solleva qualche dubbio sulla bontà di un'operazione comunque costosa e un tantino rischiosa. Alberto Brandi per esempio, il noto conduttore di controcampo e giornalista, nel blog di sportmediaset ha espresso il suo punto di vista: "Sembra di essere tornati al giugno 2007, quando Inter e Milan si contendevano a suon di dispetti Suazo. Il tempo ha detto che quell’asta non aveva senso. Sarà così anche per l’apache argentino?". 

Ed ecco l'elenco dei rischi: "Tevez negli ultimi mesi ha giocato pochissimo, non sarà un giocatore sul quale si potrà contare dal primo giorno. Non può giocare in Champions League, fattore che pesa. E' un personaggio scomodo, chi lo prende si assume rischi ambientali. Il Milan ha in attacco Ibra, Pato, Robinho, El Shaarawy e Inzaghi. Nell’Inter ci sarebbe - è vero- più spazio. Con un prezzo da pagare: totale rinnegamento della campagna acquisti estiva con il sacrificio di Forlan e Zarate e un po’ di crollo di fiducia per Milito", si legge nell'articolo di Brandi. 

Insomma, secondo il noto giornalista, Tevez sarebbe un affare vero solo a condizioni vantaggiose come il prestito senza obblighi. "Tutto quello che si aggiunge - conclude - espone a dei rischi. Ne vale la pena?".