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Brandi: “Moratti ha perso lucidità , ragiona come un tifoso con la fobia del Milan”

Eva A. Provenzano

Leonardo, Kakà e Ronaldinho. C’è chi pensa che il presidente Moratti sia tornato a pensare da tifoso e non da dirigente e che stia cominciando ad avere la ‘fobia’ del Milan. Così la pensa Alberto Brandi, conduttore e...

Leonardo, Kakà e Ronaldinho. C'è chi pensa che il presidente Moratti sia tornato a pensare da tifoso e non da dirigente e che stia cominciando ad avere la 'fobia' del Milan. Così la pensa Alberto Brandi, conduttore e giornalista di Controcampo, che in un articolo pubblicato su sport.mediaset mette in mostra un sospetto di molti.

"Leonardo sotto contratto, Kakà osservato speciale, Ronaldinho obiettivo sfiorato, Maldini contattato come dirigente. Tre, anzi quattro, indizi fanno una prova: Moratti segue con interesse le uscite da Milanello. Tra i segreti dell’Inter vincitutto del 2010 c’era il completamento di un progetto partito da lontano. Il gruppo del triplete era un perfetto mix tra grandi affari, vedi Julio Cesar e Maicon, ed operazioni di mercato perfette come Ibra al Barcellona per Eto’o e 50 milioni, Snejder a prezzi da saldo dal Real", scrive nella rubrica 'Ce l'abbiamo con', nello spazio intitolato a Maurizio Mosca.

Dopo l'approdo sulla panchina nerazzurra dell'ex allenatore del Milan, le voci di calciomercato hanno più volte disegnato uno scenario con l'Inter prima vicina a Kakà, poi addirittura corteggiatrice di Ronaldinho. "Lo scrivono diversi quotidiani sportivi e non - osserva il giornalista - e questo ci fa propendere per la veridicità dell’indiscrezione. Sarebbe questa l’ulteriore conferma di un nostro timore: quello che il leader Massimo stia agendo nelle ultime ore più con la pancia del tifoso che con la testa illuminata dei mesi scorsi".

E allora Brandi lancia l'allarme. "Non è che gli sgarbi di Galliani, dal rilancio di Ibra alla corte sfrontata (e ricambiata) a Balotelli, dai vecchi tentativi di recupero di Vieri e Ronaldo fino all’ingaggio di Cassano vecchio pallino dell’Inter, abbiano fatto perdere un po’ di lucidità alle strategie di Palazzo Saras? Gli indizi  - conclude il giornalista di Mediaset- sono troppi per pensare a semplici casualità".