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Calleri al San Paolo: “Ok di Tevez, scelto il 12 per il Boca. Potrei restare oltre se…”

In Brasile, questa mattina, Jonathan Calleri è stato presentato come giocatore del San Paolo. Dopo aver mostrato la sua nuova maglia numero 12, il giocatore ha raccontato le sue sensazioni alla stampa, partendo da un colloquio tenuto con l’ex...

Dario Di Noi

In Brasile, questa mattina, Jonathan Calleri è stato presentato come giocatore del San Paolo. Dopo aver mostrato la sua nuova maglia numero 12, il giocatore ha raccontato le sue sensazioni alla stampa, partendo da un colloquio tenuto con l’ex compagno Tevez prima di accettare la corte del club paulista: "Lui qui è molto noto, al Boca mi ha aiutato a realizzare il sogno di essere campione. Gli ho parlato prima di venire al San Paolo, lui mi ha consigliato di venire. Sei mesi qui? Per ora solo cinque. Ma se si dovesse vincere la Libertadores, allora sarebbero sei. Numero 12? Il mio numero è il 27, ma mi è stato detto che per la prima fase della Libertadores i numeri disponibili sono solo fino al 25. Per questo userò il 12, in segno di riconoscimento del club, il Boca, che mi ha dato la possibilità di venire qui. Ho scelto il 12 per il Boca. Ora sono qui da poco, ma mi sono allenato. Dopo quasi una settimana, mi sento benissimo per iniziare a giocare. Mi manca il passo, ma col tempo mi metterò in pari. Addio al Boca? Quando arrivi in un club come il Boca, devi goderti il tempo che passi lì. Ho conquistato degli obiettivi di squadra. Oggi sono un giocatore del San Paolo, che mi ha cercato molto. E’ una gioia per me venire in una società così grande, Vengo qui con un obiettivo chiaro in classifica e con la volontà di vincere, per quanto possibile. Il mio obiettivo è quello di giocare la Copa Libertadores con il San Paolo. Contratto breve? Non è una pressione. Il mio obiettivo principale è quello di vincere la Copa, abbiamo un buon gruppo con buoni giocatori. Se si vincesse, potrei rimanere (per il Mondiale). In questi primi mesi dovrò adattarmi e cercare di aiutare il più possibile la squadra. Se rimarrò oltre, sarò felice. So che in Brasile il calcio è molto visibile, spero di poter rendere per giocare le Olimpiadi con l’Argentina. Ruolo? La mia posizione naturale è quella di numero 9. Ho giocato anche con due attaccanti, credo di avere le caratteristiche per giocare sull’esterno. Non ho alcun problema a giocare dove sarò messo. Devo solo giocare. Chi decide è l’allenatore, sono disponibile a fare ciò che lui vorrà".