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Cambiasso: “Se non avessi fatto il calciatore avrei fatto…”

Eva A. Provenzano

“Ci sono le serate che non vanno come uno desidera e magari si gioca male. Può capitare di giocare bene, così come può capitare di giocare male. Quello che mi interessa, comunque, è solo che la squadra vada bene, la performance personale...

"Ci sono le serate che non vanno come uno desidera e magari si gioca male. Può capitare di giocare bene, così come può capitare di giocare male. Quello che mi interessa, comunque, è solo che la squadra vada bene, la performance personale è sempre in secondo piano", parola di Esteban Cambiasso, ospite di Prima Serata su Inter Channel. Risponde così il centrocampista nerazzurro quando gli viene chiesto conto di alcune difficoltà attraversate dalla squadra in generale e poi anche da lui in particolare.

Molti gli argomenti toccati, tanta la curiosità dei tifosi. Il Cuchu si racconta e affiora il suo amore totale per lo sport: "Amo lo sport, non solamente il calcio, mi piace la pallacanestro, ci giocavo da piccolo. Mi piace il tennis, mi piace vedere la pallavolo, i Giochi Olimpici per me sono la manifestazione più bella, mi piacerebbe un giorno seguirli da vicino. Avrei fatto qualsiasi cosa legata a questo mondo, se non avessi fatto il calciatore. Anche il giornalista? Anche, perché raccontare le gesta di un atleta è bello. Ma non mi posso proprio lamentare del fatto di fare il calciatore", sorride il centrocampista.

"Il bilancio della mia vita e della mia carriera è comunque positivo - prosegue -. La felicità con cui uno affronta ogni giornata, il vivere con una famiglia di cui si è orgogliosi, poter lavorare in una società come l'Inter da cui mi sento molto coinvolto, tutto questo mi rende molto felice". Scorrono poi le immagini di alcuni gol del Cuchu, che seppur da centrocampista ama egualmente trovare la rete, come lui stesso ammette: "Non è certo il mio punto forte, ma tante volte quello che mi porta a fare gol è la voglia, più che altre condizioni. La voglia di esserci, di stare lì, così qualche palla magari ti rimane tra i piedi (sorride, ndr). La posizione è importante... tante volte, comunque, mi è capitato di essere lì e la palla non è mai arrivata, e nessuno se ne è accorto! L'idea, in ogni caso, è cercare una posizione in cui non c'è nessuno, dove sai che se almeno il pallone cade hai più possibilità...".