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Dario Canovi, procuratore ed esperto di mercato ha analizzato la situazione in casa Inter. FcInter1908.it riporta le dichiarazioni rilasciate a ilsussidiario.net a partire dalla notizia del no di Villas Boas: " Il portoghese ha detto no a tutti, non solo all'Inter. Aveva detto inizialmente no anche alla Roma: io credo che l'unica squadra a cui potrebbe pensare di dire sì sarebbe stato il Chelsea...A me, sin dall'inizio, sembrava davvero molto difficile che l'Inter potesse concludere con un successo l'operazione".
Commenti dunque sulle cause che hanno portato al fallimento dell'operazione: "Non credo che il problema siano i 15 milioni di clausola rescissoria - ha dichiarato Canovi - credo che alla base del rifiuto ci sia la scelta dell'allenatore di rimanere al Porto ancora un anno, per una questione di principio. Un allenatore che vuole restare in un club per completare un'opera è da rispettare doppiamente: io mi auguro che resti perchè c'è bisogno di uomini di principio e non di "mercenari".
Per la panchina dell'Inter Canovi vede due alternative: Mihajlovic e Gasperini. "Delio Rossi non è del tutto fuori dalla corsa. Potremmo dire che l'Inter ha due alternative e mezzo. Spalletti è da escludere: lo Zenit San Pietroburgo non lo molla".
Infine, una breve analisi sul mercato del Porto: "Non credo che partiranno davvero giocatori importanti. Il Porto ha intenzione di vincere la Champions League quest'anno. O almeno di provarci. I talenti della squdra vincitrice dell'Europa League non sono in vendita: al massimo ne cederanno uno. Posso azzardare che, avendo due laterali sinistri difensivi, potrebbe partire uno tra Sapunaru e Fucile".
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