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Cds: «Dalla difesa all’attacco, tutti i problemi di Ranieri»

Lorenzo Roca

Tra le altre cose, all’Inter di quest’anno mancano i gol di Samuel Eto’o. Un anno fa, a questo punto della stagione, ne aveva segnati 24, che significa uno in più di quelli di quest’anno segnati da Milito, Pazzini, Forlan,...

Tra le altre cose, all'Inter di quest'anno mancano i gol di Samuel Eto'o. Un anno fa, a questo punto della stagione, ne aveva segnati 24, che significa uno in più di quelli di quest'anno segnati da Milito, Pazzini, Forlan, Zarate e Castaignos messi insieme. Il problema è serio. Ma anche la difesa non scherza quanto a preoccupazioni per il tecnico romano: da 7 partite, Il nuovo ko di Samuel ha causato disagi. Ranocchia ha subito una involuzione, Lucio attacca sempre e Julio Cesar è poco sicuro, morale l'Inter prende sempre gol. L'ultima volta è stato il derby, un mese fa esatto. Da allora, prima il calo e poi il crollo. Cogliere dei campanelli d'allarme non era facile: il 19 gennaio, negli ottavi di finale di Coppa Italia contro il Genoa, Castellazzi ha preso gol da Birsa al 2' di recupero del secondo tempo; l'Inter stava vincendo 2-0, nessuno poteva fare caso a quello che era sembrato un pur evitabile calo di tensione. Qualcosa in più si doveva capire nella gara successiva contro la Lazio: gol di Rocchi a Julio Cesar al 30' del primo tempo, Lazio in vantaggio e poi rimontata. Il calo si è fatto consistente in Napoli-Inter 2-0 dei quarti di finale di Coppa Italia. Poi la rete di Giacomazzi a Lecce e dopo il tracollo: quattro gol dal Palermo, quattro a Roma, fino allo 0-1 in casa col Novara. Quali i motivi? Sicuramente il nuovo infortunio di Samuel ha provocato dei disagi nel cuore della difesa interista, sul piano tecnico (era tornato quasi ai suoi vecchi livelli) e soprattutto su quello tattico (quando Lucio si avventura in attacco, lui sa come coprirgli le spalle). Proprio le continue avanzate del brasiliano rappresentano un altro problema. Basta prendere il gol di Caracciolo: sul contropiede dei novaresi, Chivu è rimasto da solo fra Rigoni e il centravanti, quando il primo ha fatto il movimento giusto allargandosi a destra, Caracciolo ha avuto via libera. Di Lucio nemmeno l'ombra. A questo va aggiunto un rendimento non più da podio mondiale di Julio Cesar e una certa involuzione di Ranocchia che alterna partite eccellenti ad altre assai meno convincenti. Questo per restare al reparto difensivo. Ma anche più su, vale a dire a centrcampo, la mancanza di un'opera di filtraggio di Cambiasso e dei suoi colleghi, apre ampi varchi agli attacchi avversari.