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Cerruti: “Eto’o solo e cambi mancati, ecco i motivi della sconfitta in Coppa”

Eva A. Provenzano

Tutta colpa dell’improvvisazione. Leonardo (‘che ha tutto il tempo di diventare un grandissimo allenatore, ma non lo è ancora‘) contro il Bayern ha dovuto inventarsi un nuovo modulo, ha abbandonato il collaudato 4-3-1-2 in...

Tutta colpa dell'improvvisazione. Leonardo ('che ha tutto il tempo di diventare un grandissimo allenatore, ma non lo è ancora') contro il Bayern ha dovuto inventarsi un nuovo modulo, ha abbandonato il collaudato 4-3-1-2 in favore di un 4-3-2-1 con Eto'o unica punta là davanti. L'attacco nerazzurro è sembrato spuntato: "Sarebbe stato meglio - scrive Cerruti sulla Gazzetta dello Sport - togliere uno dei centrocampisti in sofferenza per inserire Pandev o Kharja, il cui ingresso ha portato una ventata di novità e freschezza".

Sul risultato - secondo una delle firme per eccellenza della rosea - ha pesato anche il rendimento dei singoli. "Julio Cesar, sul tiro di Robben, non è stato il portiere rimpianto quando giocava Castellazzi. Hanno pesato inoltre le occasioni fallite da Cambiasso, che un anno fa segnò un gol molto difficile contro il Chelsea". 

Il giocatore, anima dell'Inter di Mancini e Mourinho, quest'anno "è tornato ai suoi livelli solo quando ha segnato la doppietta a Catania. Stankovic e Zanetti - scrive il giornalista - non fanno la differenza nelle occasioni importanti e forse è il caso di ripensare alla campagna acquisti estiva, quando sarebbe servito un centrocampista di qualità e quantità in più". 

Infine la sentenza definitiva o quasi: "Il Barcellona - conclude l'articolo firmato da Cerruti - insegna che per continuare a vincere non basta confermare in blocco chi ha appena vinto".