in evidenza

CHELSEA SCUDETTO E COPPA, ANCELOTTI NELLA STORIA!

Nella finale dei legni – segnata da quattro traverse e un palo nei primi 45′ – Didier Drogba trova la stoccata vincente che regala al Chelsea uno storico Double. Superando di misura il Portsmouth i Blues conquistano dunque la...

Alessandro De Felice

Nella finale dei legni - segnata da quattro traverse e un palo nei primi 45' - Didier Drogba trova la stoccata vincente che regala al Chelsea uno storico Double. Superando di misura il Portsmouth i Blues conquistano dunque la sesta Fa Cup, la Coppa d'Inghilterra, una settimana dopo aver vinto il quarto titolo nazionale. Per Carlo Ancelotti una prima stagione inglese trionfale che lo proietta direttamente nel gotha degli allenatori più vincenti della storia d'Oltremanica: non solo il Chelsea diventa il settimo club in 130 anni a centrare l'accoppiata campionato-coppa nazionale nella stessa stagione, ma il tecnico italiano è il quinto manager a firmare una simile impresa. Un traguardo raggiunto da Sir Alex Ferguson (tre volte), ad Arsene Wenger (due), ma mai da Jose Mourinho. «Voglio ringraziare tutte le persone che hanno lavorato con me in questa stagione perchè è una fantastica vittoria, sono molto felice - le parole di Ancelotti -. Io speciale? No, resto una persona normale. Sono piuttosto fortunato perchè ho sempre allenato grandi squadre». Match-winner, ancora una volta, Drogba, al suo 37/o centro stagionale. Dopo aver colpito una traversa e un palo nel primo tempo il centravanti ivoriano firma la punizione del ko che affonda le speranza dei Pompey. Per Drogba terza rete in tre finali di Fa Cup, tutte vinte: in gol anche nel 2007 (contro Manchester United) e 2009 (contro Everton). «Didier ha finito la stagione come l'aveva cominciata, segnando gol. Ha avuto un rendimento importante per tutto l'anno, molto costante». Finale a senso unico la 129/a edizione della Coppa d'Inghilterra: il Chelsea vince con pieno merito, superiore in ogni reparto, con più possesso palla e più occasioni da gol. Al di là  di una deviazione sotto-porta di Frederic Piquionne, respinta di riflesso da Petr Cech, il primo tempo è un'incessante monologo blues, neutralizzato dai legni della porta di David James. Stessa sorte per i tentativi di Frank Lampard, Salomon Kalou, John Terry e Drogba (due volte). Una maledizione. Che sembra compiersi in tutta la sua beffarda crudeltà  quando ad inizio ripresa i Pompey beneficiano di un calcio di rigore per fallo di Juliano Belletti su Aruna Dindane. Ma dagli 11 metri Kevin-Prince Boateng si fa respingere da Cech. Pericolo scampato e Chelsea in vantaggio con Drogba. Partita virtualmente chiusa, ben al di là  del punteggio che riflette sì il coraggio di un squadra mai doma (il Portsmouth) ma non l'andamento della finale di Wembley. Anche perchè a due minuti dal termine Lampard ha l'occasione per il raddoppio su calcio di rigore, ma manda a lato. Un peccato veniale in una giornata che fa già  storia allo Stamford Bridge. «Il momento decisivo della partita è stato il rigore parato da Cech. Non mi era mai capitato di colpire cinque legni in un tempo ma siamo stati bravi a mantenere la concentrazione. La prossima stagione? Cercheremo di vincere la Champions League, ma sarà  importante prepararsi bene come abbiamo fatto la scorsa estate», la raccomandazione di Ancelotti.