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Ai microfoni di SkySport24 è intervenuto l'ex presidente della Juventus Giovanni Cobolli Gigli che ha parlato della polemica di Conte con gli arbitri e ha raccontato i retroscena del passaggio di Ibra all'Inter. "Con qualche gol in più - dice - ci sarabbero meno occasioni per lamentarsi. La Juve ha dimostrato di non essere concreta in avanti. Penso che non ci sia l'intenzione che arriva da qualche stanza dell'associazione arbitri di non dare rigori alla Juve".
IBRA ALL'INTER - L'ex dirigente juventino a proposito della cessione di Ibra all'Inter ha raccontato: "Abbiamo fatto di tutto per trattenerlo, Nedved nel 2006 ha fatto di tutto per convincerlo. Ibra, oltre a essere un grande campione, è sensibile alle remunerazioni. Ricordo la notte dei grandi pugni sul tavolo nella riunione tra lui, il suo agente, Blanc e Secco, io ero in un'altra stanza. Passò all'Inter che gli diede uno stipendio tre volte superiore al nostro. Non è rimasto per una questione economica e perché in B non aveva motivazioni. Dopotutto lui non aveva il senso dell'appartenenza di Del Piero o l'ironia di Buffon".
QUESTIONE DI STILE - A proposito del rapporto con Massimo Moratti, Cobolli Gigli ha spiegato: "Non siamo mai andati a cena insieme e non ho mai preso un tè con lui, ma è una grande persona anche se tra Inter e Juve ci sono certe tensioni sportive. Si è sempre mostrato cordiale e a San Siro ci ha sempre offerto il buffet all'intervallo".
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