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Come Leonardo ha esorcizzato la paura infortuni…

Alessandro De Felice

Appena arrivato all’Inter, Leonardo si è trovato davanti una situazione molto delicata; una squadra vincente che sembrava spaventata e confusa. Il rapporto con Benitezz non è mai decollatto, questo è ormai risaputo, e una squadra che...

Appena arrivato all'Inter, Leonardo si è trovato davanti una situazione molto delicata; una squadra vincente che sembrava spaventata e confusa. Il rapporto con Benitezz non è mai decollatto, questo è ormai risaputo, e una squadra che aveva trovato l'elemento coesivo in un tecncio che sapeva essere veramente parte della squadra, come Josè Mourinho, si è ritrovata senza punti di rifrimento. Sembrava esser venuta meno quella voglia e quella determinzazione per lotrare fino alla fine, come se il carattere che Mourinho aveva impresso alla squadra fosse sparito con u colpo di spugna, cancellato da Benitez. Poi si aggiunsero gli infortuni; quando un giocatore vede che se osa minimamente, se fa qualcosa in più delle sue possibilità fisiche, rischia un infortunio, state certi che quando ci sarà da tirare indietro la gamba sarà il primo pur di non incorrere in un infortunio. La paura di farsi male aveva contagiato tutti, nessuno che volesse rischiare di perdersi il Mondiale per Club, tutti disposti a stare un giorno di più in infermeria ad Appiano piuttosto che affrettare il recupero rischiando di incorrere in una ricaduta. Bisognava esorcizzare questa paura e Leonardo sembra aver trovato le armi giuste; come il suo predecessore Mourinho ha dato alla squadra dei motivi in più per scendere in campo, si è legato ad ogni giocatore creando quel rapporto che il "freddo" Benitez non era riuscito a dare, non ha cercato di cancellare Mourinho dalle menti e dai cuori dei suoi giocatori, bensì ha ripreso il percorso del portoghese lì dove si era interrotto dimostrando enorme umiltà. Ha chiamato a preparare fisicamente la squadra quel Rapetti che era stato uomo di fiducia di Josè; si è subito fatto affiancare da Baresi, non seguendo alla lettera i consigli del suo vice né delegandogli le responsabilità, ma lavorando insieme per cercare di migliorare. E i risultati si stanno vedendo; la squadra lo segue ed è tornato quello spirito di sacrificio che sembrava essere stato spazzato via dalla pancia piena. Un esempio? Maicon ha scelto di posticipare a fine anno l'intervento di pulizia del ginocchio, un operazione di routine che gli avrebbe fatto saltare alcune partite; è bastata la richiesta di Leo per convincere il teerzino destro a rimandare il suo intervento pur di esserci per la squadra. Questi sono segnali di una mentalità che sta cambiando, una mentalità che sta tornando quella di prima, quella giusta, quella vincente.