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Cambia l'andazzo delle partite e non solo quello: la storia nerazzurra da quando passa dai piedi di Samuel Eto'o ha preso tutta un'altra piega. Trascina, difende, crossa, segna: il camerunese è stato una 'manna dal cielo'. E' arrivato all'Inter quasi in sordina. Il vero colpo l'aveva fatto il Barcellona che aveva preso Ibra e aveva scaricato l'africano. Ha smentito tutti Samuel, col suo sorriso, con la sua corsa, con quell'energia di chi viene da un altro mondo.
Questa mattina i media danno a lui la copertina. Il giornalista di ControCampo Enzo Palladini lo celebra e poi lo paragona a Ronaldo, al primo fenomeno, quello che nel '98 ha sfiorato lo scudetto con l'Inter e le ha regalato una Coppa Uefa.
"Alt, alt. Se qualcuno storce il naso di fronte a questa considerazione si tranquillizzi. Se parliamo di valore assoluto, Ronaldo resta il giocatore più forte degli ultimi 20 anni. Ma il peso di Eto’o sull’economia della stagione interista gli permette di reggere il confronto. Nell’Inter del 1998, seconda in campionato e vincitrice della Coppa Uefa, Ronaldo fece fare il salto di qualità a tanta gente che veniva da realtà minori e che non aveva mai vinto. L’Eto’o di oggi invece ha la fortuna di avere accanto a sè altri personaggi stratosferici come Wesley Sneijder", scrive il giornalista.
Per ogni interista è impossibile rinnegare Ronaldo (anche se lui ha rinnegato il nerazzurro), ma questo Eto'o, l'uomo del Triplete, l'uomo che viene da un altro mondo, e chi se lo scorda più.
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