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Erano altri tempi, nemmeno troppo lontani. Parliamo del 2005 e di un assistente, lo avete visto all'opera proprio nella notte del derby, Cristiano Copelli. Il nome dell'assistente compare in un'intercettazione legata all'allora tesserato del Milan, LeonardoMeani. La telefonata nasce dopo un Sampdoria-Palermo, partita finita sul punteggio di 1 a 0. In quell'incontro l'operato di Copelli viene aspramente criticato dal ds rosanero Foschi, tanto da indurre lo stesso Copelli a temere per la sua carriera. Chi chiama l'assistente? Leonardo Meani. Che lo rassicura e gli dice:"Allora sai cosa faccio ora, chiamo Braida che è suo amico, e gli dico: senti, dì a Foschi di piantarla!(...)Tu stai tranquillo che ci penso io, appena passa la partita questa qua con il Chievo mercoledì, io parlo con Galliani, e Galliani lo sa, e gli dico: guardi questo qui è un nostro uomo, quel pirla del Palermo..." Ma Copelli non si da pace e continua "Adesso non posso accettare che Foschi vada in giro a dire certe cose su di me solo perché ha detto in campo ai suoi giocatori che mi distruggeva."Meani ribadisce che non c'è nulla di cui preoccuparsi, ci pensa lui con il suo capo:"Ma tu adesso stai tranquillo che ci penso io, sai che ti voglio bene, vedrai che faremo il massimo. Io so come far imbestialire il mio capo: 'io ti distruggo' ha detto? ma chi ***** sei, cretino? Non ti preoccupare..."
Nel 2007 Cristiano Copelli viende deferito alla Commissione Disciplinare. Ecco cosa diceva il comunicato:"Il Procuratore federale, esaminate le risultanze dell'ulteriore attività di indagine espletata in sede penale, ha deferito alla Commissione Disciplinare Nazionale l'assistente arbitrale Cristiano Copelli "per aver intrattenuto, nei mesi di marzo e aprile 2005, colloqui telefonici con il tesserato del Milan Leonardo Meani, nel corso dei quali sono state espresse considerazioni e commenti contrari ai principi di lealtà, correttezza, probità e trasparenza, con la circostanza aggravante del pregiudizio arrecato, per la notorietà dei fatti, all'immagine dell'Aia". Essendo stato sospeso in via cautelare per un breve periodo nel 2006 e non essendo stato riscontrato un illecito disciplinare a Copelli venne risparmiato il deferimento.
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