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Philippe Coutinho, che stasera giocherà al Bernabeu contro il Real di Mourinho, ha parlato a Globoesporte della sua esperienza e del suo passato e futuro in nerazzurro.Fcinter1908.it riporta in anteprima le sue parole:
Come è questa esperienza all' Espanyol? Stai giocando e nell'Inter non lo facevi, questo è importante...
Sono abbastanza contento, tutti mi hanno accolto molto bene fin dal primo momento, il gruppo è molto unito, l'allenatore (argentino Pochettino) mi ha sostenuto. Qui ho giocato quattro partite su quattro. Sto avendo delle opportunità, e sto bene. Voglio solo giocare.
Come è visto l'Espanyol a Barcellona? I media parlano praticamento solo del Barça, ma la città e tifosi?
Nelle uniche due partite che ho giocato in casa sono stati grandi (in media erano 26.000). E anche in strada gli stessi fans mi chiedono di fare foto e firmare autografi. Si è vero, si parla un po' più del Barcellona, ma questo è normale, non c'è confronto con loro (ride). Però ci sono un sacco di fans anche dell' Espanyol.
E la città, anche se hai poco tempo libero, sei riuscito a godere delle bellezze?
'Finora non conosco quasi nulla della città, ci alleniamo duramente sia al mattino che al pomeriggio, non ha avuto tempo di visitare nulla. Ma in un evento ho conosciuto Thiago Alcantara, che è un ragazzo molto buono. Abbiamo parlato, abbiamo mangiato qualcosa, ma conosco ancora molto poco la città . Lo shopping è la cosa che più preferisco fare. Io vivo vicino la spiaggia, ma il freddo non aiuta (ride). Presto arriverà il caldo e potrò godere delle belle giornate di sole che ci sono qui. Per adesso c'è freddo..."
Da quello che si vede, è impossibile competere con Barcellona e Real Madrid? Con le piccole il Barça ha perso punti, soprattutto lontano da casa...
"Non ho avuto occasione di giocare contro di loro, la nostra prima sfida sarà ora contro il Real Madrid. Stanno giocando mostruosamente. Le altre squadre che ho affrontato, come Athletic Bilbao, Saragozza, Levante e Getafe sono molto buone. Qui il calcio è diverso dall'Italia. Lì è più fisico, qui è più tecnico e si gioca di più con la palla. Le squadre contro le quali abbiamo giocato sono forti, ma il campionato si gioca tra Real e Barca".
Tu sei in prestito fino a giugno? Come sarebbe portare l'Espanyol in Champions e poi tornare all'Inter? Una sensazione strana...
"Ho visto alcune partite dell'Inter, ma adesso ho la testa all'Espanyol. Tifo abbastanza per i miei compagni, ma io sto cercando di fare il mio lavoro. Ho un obiettivo in testa e sono le Olimpiadi per il resto posso solo guardare e fare il tifo. Solo il tempo dirà cosa sarà del mio futuro. Non so cosa succederà, so che mancano pochi mesi alla fine della stagione. Lasciamo che le cose accadano naturalmente.
Sogni i Giochi Olimpici di Londra? Dopo tutto, sei stato campione Under 20 e hai giocato in tutte le Nazionali giovanili brasiliane...
All'Inter non ho avuto molte opportunità. Ora ho ottenuto più visibilità con il prestito. Ecco perché ho pensato di venire a Espanyol, è una squadra che ti dà una buona visibilità e mi trovo in un campionato eccellente. Qui sembra che se giochi bene le cose vanno nel giusto verso. Io devo solo fare bene nelle partite, domenica dopo domenica e le cose andranno da sè. Ma naturalmente la partita con il Real ha un peso maggiore. (ride.ndr)
Saresti potuto restare in Brasile più tempo, come Neymar, Lucas, Ganso e Damiao...
"Sono arrivato all'Inter molto giovane e non mi pento di nulla. Tutti dicono che sarebbe stato meglio per me restare in Brasile, ma non mi pento di nulla. Negli anni che sono stato all'Inter ho imparato tanto. E ora sono in Spagna, dove tutto è diverso. Sto imparando la cultura, sto facendo un'altra esperienza. Il calcio che si gioca nei tre paesi in cui sono stato è diverso, e ho imparato tanto grazie a questo. Alla fine sarò ricompensato".
Pur non essendo più in Italia come giudichi la crisi dell'Inter? Alcuni dicono che la squadra sia vecchia...
"Sono in grado di migliorare. I giocatori che ci sono sono super famosi, hanno vinto tutto, sono in grado di farcela. Io ora penso all'Espanyol. Cerco di non pensare a cosa succede all'Inter, ma tifo da qui e spero che la situazione cambi rapidamente. E' difficile per un club vincere sempre e stare sempre in alto. L'Inter è una grande squadra e ha bisogno di tranquillità. Tutto finirà bene"
Ti sei sentito trascurato da qualche allenatore dell'Inter?
"E' ovvio che con Benitez giocavo di più, lui mi ha dato più opportunità e giocavo abbastanza. Ma credo che nessuno mi abbia voluto ostacolare. Tutti vogliono giocare, ma credo che l'esperienza che ho fatto all'Inter sia stata positiva, sia quando restavo in panchina, entrando a gara iniziata, sia quando ho giocato titolare. Ho accumulato esperienza, che è una cosa positiva per me, considerando che non ho nemmeno 20 anni."
Senti ancora i giocatori brasiliani dell'Inter?
"Si, abbastanza, soprattutto Lucio. Sono stato a casa sua e lui a casa mia. Ci sentiamo per telefono e via messaggio. La squadra è in un momento difficile ma faccio il tifo perché torni a vincere. Anche noi ancora non abbiamo vinto una partita da quando sono arrivato. Speriamo che succeda domenica"
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