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Andrea D'Amico, procuratore tra gli altri di Mimmo Criscito e Salvatore Bocchetti, due calciatori italiani in forza a due big del campionato russo (rispettivamente Zenit e Rubin Kazan), è stato intervistato in eslcusiva dai colleghi de ilsussidiario.net e si è pronunciato sulla notizia che più di ogni altra sta facendo discutere gli addetti ai lavori del calcio italiano: il ritorno, seppur in prestito, di Samuel Eto'o all'Inter.
Sulla fattibilità dell'operazione non ci sono dubbi, almeno a livello burocratico: "Tecnicamente sì, perché ci sono le condizioni e perché Eto’o ha cambiato una sola squadra nella stagione, quindi può fare un altro trasferimento. Tutto dipende da come si trova lui in Russia".
Il passo decisivo spetta ad Eto'o, anche se D'Amico fa sapere di non conoscere dettagliatamente la volontà del calciatore: "Onestamente non so niente, anche perché non ha ancora giocato contro Zenit e Rubin. Posso dire che i miei assistiti si trovano bene in Russia, ma capisco che le situazioni sono diverse. Comunque Eto’o sapeva che andava a giocare in una città scomoda e in una squadra per ora ancora arretrata. Poteva pensarci prima, oppure ha sottovalutato gli svantaggi e adesso torna a Milano ogni volta che può. Visto che si tratta solo di un prestito durante la sosta, penso che sarà decisiva la sua volontà".
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