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Da 8 anni la miglior difesa vince lo scudetto. E da quando esiste girone unico…

Riccardo Fusato

Analizzando la classifica di serie A, un dato balza all’occhio in maniera evidente: l’Inter ha conquistato 21 punti, sui 30 disponibili, con solo 10 gol all’attivo. Ora, in attesa di confrontarsi, da qui ad un mese con i due attacchi più...

Analizzando la classifica di serie A, un dato balza all’occhio in maniera evidente: l’Inter ha conquistato 21 punti, sui 30 disponibili, con solo 10 gol all’attivo. Ora, in attesa di confrontarsi, da qui ad un mese con i due attacchi più prolifici, Roma e Napoli, è un dato lampante che le 7 reti incassate sinora da Handanovic sono meno della metà delle 15 subite nelle prime 10 uscite con Mancini nel campionato scorso.

A spiegare questa inversione di tendenza - al di là di episodi «divini» come Destro che all’ultimo secondo centra Handanovic -, è ovvio che non bastano gli arrivi di Miranda e Murillo. L’Inter difende meglio grazie al lavoro di tutti e - gara con la Fiorentina a parte - evitando i regali che prima gli avversari scartavano con gioia.

Per un attacco - ma pure qui è un discorso collettivo - che è stato capace di segnare più di un gol soltanto contro il Carpi, c’è una retroguardia che per sei volte non ha subito reti. Cifre che proiettano l’Inter in alto. Da quando esiste il campionato a girone unico, ben 40 volte su 81 (sarebbero 42 su 83, ma i due tornei di Calciopoli non vengono considerati) lo scudetto è andato alla squadra con la miglior difesa. Va così da otto anni di fila. E l’ultima (2007) a vincere il titolo senza essere un bunker fu proprio l’Inter di Mancini.