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Claudio de Carli dalle pagine de Il GIornale di oggi, rivive i 90 minuti del Tardini che hanno virtualmente sancito l'esclusione dell'Inter dalla prossima Champions League, plaudendo comunque il lavoro del il tecnico nerazzurro Stramaccioni: «Prima dello sciagurato regalo di Lucio, l’Inter fino a quel punto se l’era cavata e si era illusa, ma senza quell’intensità che aveva contraddistinto il primo tempo di Udine o con il Cesena. Dopo il gol di Sneijder il lavoro per Lucio e Samuel era aumentato, ma l’Inter aveva tenuto il Parma sempre fuori area, concedendo solo tiri dalla distanza. L’Inter dopo il gol si è come ritirata e ha scelto il contropiede secco. In mezzo non aveva uomini in grado di giocare con la calma necessaria. Il Parma sembrava bloccato, ma in mezzo ha lavorato molto e all’improvviso, nel giro di un paio di minuti ha fatto girare la partita dalla sua parte. Poi ha dilagato. A quel punto non c’era già più niente di Stramaccioni in quella squadra gettata in avanti a testa bassa, una bracciata dietro l’altra. É stata una spinta incredibile il miraggio del terzo posto, aveva ragione Strama, niente impediva il sogno, ma il calendario era robusto e l’Inter forse più gracile di quanto ci si aspettasse».
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