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Nel giorno dell'arrivo a Milano di un persdonaggio che cambierà la storia dell'Inter e dei suoi tifosi, la Gazzetta dello Sport, ha intercettato un delegazione di parlamentari indonesiani, venuti in Italia per studiare il modello Lombardia. Inevitabile dunque farli parlare del loro magnate. A parlare è Aziz, deputato al Parlamento di Giacarta e membro del comitato esecutivo del PSSI, la Federcalcio indonesiana. : "Thohir? Chi non lo conosce in Indonesia? Thohir è un vincente, uno che, dalle mie parti, ha una grande credibilità. È un imprenditore dello sport e non è più un mistero, ormai, che voglia comprare l’Inter». Viene da chiedere: perché? Per Aziz è tutto così semplice: «Perché Thohir ha fiutato che il calcio è un mercato in espansione in Italia, nel mondo e in Indonesia». Puro business, insomma. Il cuore c’entra poco, con buona pace dei romantici: «Ci sono tanti imprenditori che hanno chiesto una licenza alle società europee per aprire, a loro nome, scuole-calcio in Indonesia. Così abbiamo scuole del Milan, del Chelsea e del Barça. I ragazzi sono attirati dal nome di queste grandi società, vi si iscrivono e sognano, un giorno, di giocare in Europa come professionisti. Inter non vuol dire solo calcio e noi dobbiamo ricordare sempre che un investimento resta sempre un investimento». Chissà se c’entra l’approdo di Pirelli di un anno e mezzo fa nel mercato indonesiano: «Non so dire se le cose abbiano un legame — dice Aziz — ma possiamo stare certi che il business non è mai casuale».
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